‘Ndrangheta: fiumi droga grazie a patto con narcos, 27 arresti. I DETTAGLI
Fiumi di droga gestiti dalla 'ndrangheta grazie agli strettissimi rapporti instaurati con le strutture paralimitari narcoterroristi della Colombia denominate Auc. Consentendo alla criminalità organizzata calabrese di reinvestire i proventi in diverse attività apparentemente lecite. Come la Vm Trans, società di trasporti con sede legale a Catanzaro e sede amministrativa a Paravati, in provincia di Mileto. Una ditta nata dalle ceneri di una precedente azienda finita nelle indagini portate avanti tra il 2004 e il 2006 e che era stata imposta come vettore unico alla multinazionale Lidl Italia per il trasporto delle merci alle filiali calabresi. Dall'operazione "Decollo Ter", portata a termine all'alba di oggi dai carabinieri del Ros, emerge tutta la potenza delle 'ndrine calabresi; capaci di trafficare centinaia e centinaia di chilogrammi di cocaina, investendo i proventi e inquinando il tessuto economico con aziende che sembravano "pulite". Ventisette le persone finite in carcere, su ordinanza del gip di Catanzaro Tiziana Macrì che ha accolto i riscontri formulati dai pm Salvatore Curcio e Paolo Petrolo della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Gli arresti sono stati portati a termine in Calabria, Emilia Romagna, Toscana, Puglia e Sicilia, con tredici persone raggiunte dal provvedimento anche in Colombia, Venezuela, Brasile e Spagna. In quest'ultima nazione sono state quattro le persone colpite da un mandato di arresto europeo. L'inchiesta parte dai riscontri investigativi di "Decollo" e "Decollo bis" che, nel 2004 e nel 2006, svelarono l'impressionante traffico di stupefacenti gestito, in particolare, dalla cosca Mancuso di Limbadi, nel Vibonese, con sequestri per centinaia di chilogrammi, uno dei quali avvenuto nel porto di Gioia Tauro dove la droga era arrivata in blocchi di marmo. Nel prosieguo di queste attività e' stato evidenziato il ruolo della famiglia Mancuso e dei narcotrafficanti Vincenzo Barbieri e Francesco Ventrici, al centro di un giro vorticoso di droga tra Colombia, Brasile, Venezuela, Italia e Australia. Tutto questo, in un contesto che vedeva i Mancuso confederati con altre importanti cosche del Reggino, a partire dalla famiglia Pesce, fino alle cosche della fascia ionica. Nel nuovo fascicolo sono finiti, dunque, anche i tentativi di riciclaggio del denaro, dal momento che e' stato eseguito il sequestro preventivo di beni mobili e immobili riconducibili all'organizzazione, per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro. Oltre alla società di trasporti, nel provvedimento sono finite anche la società "M5", con sede a San Calogero, nel Vibonese, che opera nel settore edile, e "Union Frigo", con sede legale a Catanzaro e unità locale in Castel Pietro Terme, in provincia di Bologna, che opera nel settore del soccorso stradale. Tutte aziende che, secondo le indagini, erano riconducibili al gruppo composto da Ventrici e Barbieri. Il generale Mario Parente, vicecomandante del Ros dei carabinieri, ha sottolineato nel corso di una conferenza stampa che si e' svolta a Catanzaro, nella sede del Comando Legione, che e' stata evidenziata ancora una volta "la capacità della 'ndrangheta di inserirsi nei grandissimi traffici internazionali di droga con un ruolo determinante imposto già da diversi anni, prima ancora delle altre organizzazioni criminali". Anche "Decollo ter", ha aggiunto l'alto ufficiale, ha permesso "di seguire il flusso di droga, verificando le modalità per riciclare il denaro, come nel caso della società di trasporti che da' il livello delle infiltrazioni".
GLI ARRESTATI
Giuseppe Barbieri, 26 anni, Residente San Calogero (Vv);
Vincenzo Barbieri, 54 anni, Residente San Calogero (Vv);
Rocco Femia, 44 anni, Residente Marina Di Gioiosa Jonica (Rc);
Nicola Lucá, 33 anni, Residente Marina Di Gioiosa Jonica (Rc);
Orlando Lucá, 48 anni, Residente Marina Di Gioiosa Jonica (Rc);
Massimo Martigli, 61 anni, Residente In Provincia Di Firenze;
Alba Mercuri, 38 anni, Residente San Calogero (Vv);
Giuseppe Mercuri, 33 anni, Residente Castel San Pietro Terme (Bo);
Monica Serafini, 50 anni, Residente Capraia E Limite (Fi);
Francesco Ventrici, 38 anni, Residente Ozzano Emilia (Bo);
Francesco Pugliese, 51 anni, Residente San Calogero (Vv);
Natale Scali, 50 anni, Residente Marina Di Gioiosa Jonica (Rc).
L’ordinanza Riguarda Inoltre Sabastiano Signati, 44 anni, Di San Luca, Già Latitante Per Precedenti Operazioni.
Altri 14 Indagati, Tutti Stranieri, Vengono Arrestati In Diversi Paesi Esteri.
ERRATA CORRIGE | La foto della signora Alba Mercuri, ritratta nel servizio video, per un errore di omonimia è stata scambiata con un'altra persona che non è coinvolta nell'operazione né tantomeno risulta tra le persone arrestate. Dello spiacevole inconveniente, comunque non addebitabile a nostre responsabilità, essendoci stata fornita la foto errata direttamente dall'Arma dei Carabinieri nel corso della conferenza stampa di oggi, ce ne scusiamo con la diretta interessata e con i nostri lettori.