Comitato cittadino: “aeroporto abbandonato, nessun volo per Roma e treni fermi”
“Fiumi di parole e promesse vengono diffuse sulla fascia ionica che fanno a botte con una realtà ben diversa! L’aeroporto è in uno stato di abbandono infrastrutturale e pochi voli settimanali sono la dimostrazione del piano distruttivo della Sacal, volta a dimostrare la non sostenibilità del nostro scalo decretandone nei futuri anni la sua totale chiusura”!
E' un deluso Comitato cittadino aeroporto Crotone a sfogarsi. “Eravamo speranzosi dell’iniziativa del Ministero dei Trasporti in merito alla consultazione circa la riorganizzazione del sistema aeroportuale italiano nel quale i piccoli aeroporti svolgono un ruolo sociale importantissimo ma al tempo stesso comportano enormi costi di gestione. Eravamo speranzosi di poter partecipare alla conferenza in programma il 20 e 21 marzo ma il Ministero dei Trasporti ignora la nostra realtà!
La segreteria del sottosegretario Siri, organizzatore dell’evento, fornirà soltanto da lunedì informazioni circa l’eventuale accreditamento alla stessa, ignorando che da Crotone raggiungere Roma è veramente complesso”!
“Come può il Ministero organizzare dopo anni una consultazione e chiedere la partecipazione di tante realtà sparse nella nostra bellissima penisola ed ignorare proprio quelle criticità che isolano territori come Crotone? Abbiamo fatto presente del problema alla segreteria, ma per loro è un problema nostro! Il “volo che non c’è” Crotone-Roma, ma che tutti vogliono è un problema nostro che non tange al Ministero dei Trasporti in alcuna misura, neppure in occasione di un evento così importante! Ci siamo chiesti, ma almeno i treni!!! Una domanda naturale quanto amara è la realtà”! – prosegue la nota.
“Sulla linea ionica non viaggiano più gli Swing, treni a gasolio di ultima generazione, per problemi nella galleria di Cutro e andando verso Taranto siamo costretti a scendere a Sibari e prendere un bus per proseguire i nostri viaggi sempre più disagiati che scoraggiano i cittadini a viaggiare, che impediscono ai nostri stessi figli spesso di ritornare da noi! Una carenza infrastrutturale – incalzano dal comitato - che distrugge anno dopo anno anche il turismo nella nostra terra! Siamo delusi dal “non cambiamento” concreto della nostra realtà dopo un anno dall’insediamento del nuovo governo, siamo amareggiati che i nostri diritti facciano da spola tra la regione ed i vari ministeri senza mai esser riconosciuti e difesi concretamente” concludono.