Meo: “scuola, amministrazione riattivi la Commissione mensa”
“La Commissione mensa istituita nel 2013 dal Consiglio comunale su proposta della Commissione consiliare che per qualche tempo ho presieduto ed è costituita da rappresentanti dei genitori, dei docenti, dall’assessore al ramo, dal dirigente preposto alla pubblica istruzione e da due consiglieri comunali, uno della maggioranza ed uno dell’opposizione, nessuno dei componenti percepisce alcun compenso.
Subito, sin dalla sua prima istituzione, ha dato buona prova di sé, ha ordinato ispezioni, ha redatto relazioni messe poi a disposizione degli uffici, ha fatto si che su alcune questioni, come sulla qualità dei cibi, sul costo della mensa, sul capitolato dei bandi e sulle modalità di affidamento e di espletamento del servizio si aprisse una discussione e fosse consentito sollevare anche più di un dubbio”.
Il legale crotonese Fabrizio Meo sottolinea come “la Commissione mensa dal novembre 2008 non sia stata più ricostituita e mai più riunita. Una circostanza davvero singolare ove si consideri, lo si ribadisce che di essa fa parte una qualificata rappresentanza del Consiglio comunale, di maggioranza e di opposizione, ma si sa bene che quest’Amministrazione ben supportata dal nostro Consiglio Comunale è stata sino ad oggi sin troppo impegnata a risolvere tutti i problemi della nostra Città, dal potersi interessare anche del servizio mensa”.
“Sta di fatto che molti fra i genitori dell’Istituto comprensivo Giovanni XXIII hanno inteso lamentarsi della qualità del servizio e nel contempo sollecitare la ricostituzione della Commissione in questione e lo hanno fatto con una partecipata raccolta firme che abbiamo sottoposto all’attenzione dell’Amministrazione. Considerato il mancato esisto dell’iniziativa e l’assenza di ogni riscontro ho iniziato io stesso a sollecitare la ricostituzione dell’organismo e l’ho fatto tramite circostanziate richieste d’accesso agli atti, tanto più che nel frattempo, si verificavano episodi di una certa gravità e che le perplessità sul servizio offerto si incrementavano” – spiega la nota.
“Sarà stato un caso, ma successivamente a tali mie “garbate” pressioni, in data 22 novembre 2018, era convocata la Commissione mensa, ciò avveniva a due anni e mezzo dall’insediamento del rinnovato Consiglio Comunale. Nel corso di tale prima e preciso sin da subito per fugare facili entusiasmi, ultima seduta, alla quale prendevo parte tra i rappresentanti dei genitori, si procedeva all’elezione del presidente della Commissione”.
“I lavori erano introdotti da un interminabile pistolotto regalatoci dalla rappresentanza comunale, assessore; dirigente e consiglieri designati quali componenti dell’organismo dalla preposta commissione consiliare, tutti presenti in forze. Da allora più nulla. Personalmente e non solo personalmente, non mi rassegno a rinunziare ad un diritto che è dei nostri figli, sarà bene perciò che si rassegni – conclude Meo - chi la Commissione mensa non la vuole ritenendo evidentemente che la qualità del cibo consumata dai loro figli sia meno importante di tante altre cose”.