Reggio. Delfino: “sblocco piani di rientro, senza risposta dal Governo andremo a Roma”
“Se entro domani non si avranno dal Governo notizie chiare e definitive sulla situazione relativa all’ipotesi di dichiarazione del dissesto, siamo pronti a manifestare insieme al Sindaco Falcomatà a Roma di fronte a Palazzo Chigi per chiedere uno sblocco definitivo della situazione”.
Lo scrive il Presidente del Consiglio comunale Demetrio Delfino al termine di una riunione dei Capigruppo allargata ad altri consiglieri comunali, di maggioranza e opposizione, durante la quale si è condivisa l’esigenza di una presa di posizione netta da parte del Consiglio comunale reggino.
“Due settimane fa il Governo si è impegnato, per bocca del viceministro Laura Castelli, ad individuare una soluzione utile ad evitare la dichiarazione di dissesto da parte del Comune di Reggio Calabria, di un altro centinaio di Comuni in Italia, i cui bilanci sono stati messi a serio rischio dalla sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima la dilazione del piano di rientro da dieci a trent’anni".
"Il sindaco Falcomatà - avanza la nota - ha chiesto al governo, con un appello rivolto anche al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, di passare dalle parole ai fatti, individuando un percorso tecnico utile a scongiurare la dichiarazione di dissesto. Ma ad oggi, a parte le buone intenzioni, non pare sia stata definita una soluzione definitiva”.
“In linea con lo spirito unitario richiamato anche dal sindaco - ha aggiunto Delfino - noi consiglieri, di maggioranza e opposizione, intendiamo dichiarare la nostra disponibilità a rivolgere le nostre istanze direttamente a Roma, sotto Palazzo Chigi, qualora entro la giornata di domani non dovessero giungere risposte serie, concrete e definitive".
"La nostra Città -conclude Delfino - non merita questa ulteriore mortificazione, da parte nostra siamo pronti ad alzare le barricate, indossando la maglia amaranto al di sopra di qualsiasi casacca di parte, e richiamando a raccolta tutte le forze cittadine, istituzionali e non, associazioni di categoria, rappresentanti delle professioni, forze sindacali, associazioni, singoli cittadini, affinché la Città affermi con forza e chiarezza la sua volontà di riscatto”.