Rivuole indietro dei soldi, entra nel negozio e tenta di ammazzare la ex

Reggio Calabria Cronaca

Sfiorata la tragedia a Gioia Tauro dove l’ennesimo caso di violenza contro una donna è degenerato con un sequestro di persone, estorsione, minacce e anche un tentato omicidio.

I fatti risalgono alla tarda serata di giovedì scorso, 21 marzo, quando al Commissariato del posto è giunta una richiesta di aiuto che segnalava la presenza di due uomini, barricati all’interno di un negozio di abbigliamento per donna del centro cittadino, uno dei quali stava minacciando la titolare con un coltello nel tentativo di estorcerle denaro.

Sul posto si è precipitata una pattuglia che, con non poche difficoltà, ha bloccato i due soggetti e recuperato il coltello.

La storia si presenterebbe come un caso di estorsione ma gli accertamenti effettuati e le dichiarazioni rese dalla vittima alla Polizia hanno consentito di appurare un retroscena ancora più cupo per la negoziante, che si sarebbe trovata protagonista dell’ennesimo atto di violenza e di persecuzione da parte dell’ex.

La donna, infatti, ha raccontato agli agenti di aver intrattenuto una relazione sentimentale con l’uomo armato e che quella sera si sarebbe presentato in negozio insieme al fratello per chiederle dei soldi per un presunto debito contratto in passato.

La vittima ha inoltre dichiarato di essere diventata oggetto di continue vessazioni e di ripetute violenze da parte dell’uomo da quando lei aveva deciso di porre fine alla loro storia.

La donna ha avuto quindi la forza ed il coraggio di denunciare di aver subito, per più di due anni, ripetute violenze fisiche e morali dall’ex compagno che, spesso sotto l’effetto di alcoolici, pretendeva da lei somme di denaro. Tale condizione di ansia e pericolo l’aveva portata a trasferirsi di casa e a cambiare abitudini, temendo per la propria vita.

Solo grazie all’arresto dell’uomo, G.B.M., 41enne di Seminara, la vittima potrà riprende in mano la sua vita.

Ultimate le formalità di rito, il soggetto è stato associato presso la Casa Circondariale di Arghillà e messo a disposizione dell’autorità Giudiziaria che ha successivamente convalidato l’arresto. Il fratello, C.B.M., è stato invece denunciato in stato di libertà per il reato di favoreggiamento personale.