Italiani all’estero: successo a Parigi per le “giornate dell’orgoglio sanrobertese”
Sanrobertesi, calabresi con la testa dura. Come nel più popolare dei modi di dire. Sono questi gli italiani di Calabria all’estero. Con la testa dura, ma ricchi di un complesso di sensazioni e d’esperienze vissute che li rendono particolarmente disponibili all’incontro.
Un popolo capace d’affrontare gli eventi negativi; genti dalla mano protesa agli altri, comprensivi e solidali. Con un grande, gigantesco cuore.
L’orgoglio d’essere sanrobertesi si sviluppa, invece, come un’educazione territoriale che imprime il principio dell’appartenenza.
È quanto emerge dalle “Giornate dell’orgoglio sanrobertese” che si sono svolte nei giorni scorsi a Parigi, in Francia, per volontà dell’Amministrazione Comunale di San Roberto, sotto la pinta propulsiva dei “Sanrobertesi nel mondo” e con l’organizzazione impeccabile dell’associazione “Calabria Mia” del Presidente Mario Porpiglia, alla quale l’Amministrazione guidata da Roberto Vizzari porge un caloroso ringraziamento, per il programma splendido realizzato durante lo scorso week-end e per l’ospitalità offerta a tutti coloro che hanno raggiunto Parigi da altre destinazioni.
A rappresentare la comunità della provincia reggina il Sindaco Roberto Vizzari in prima persona, che con la sua famiglia è volato in Francia per abbracciare idealmente a nome di tutta la popolazione residente in Calabria gli emigrati sanrobertesi che si sono ritrovati per l’occasione e provenienti da ogni parte della Francia, dal Canada, dalla Svizzera, dalla Germania e da tante altre regioni d’Italia.
Una tre giorni fantastica, che ha visto i partecipanti immergersi in una esperienza unica, che li ha ricondotti alle origini.
A partire dall’incontro “Italiens, quand les èmigrès c’ètait nous”, che ha coinvolto le comunità dell’hinterland parigino di Vitry sur Seine e Choisy le Roi, con le quali Vizzari ha proposto un gemellaggio, aprendo una ampia riflessione sul tema dell’emigrazione.
Oltre al Sindaco di San Roberto, Roberto Vizzari, ed al Presidente dell’Associazione “Calabria Mia”, Mario Porpiglia, erano presenti: il Console d’Italia in Francia, Emilia Gatto; Didier Guillaume, sindaco di Choisy-le-Roi, nonché vicepresidente del Consiglio del Dipartimento della Valle della Marna; Jean Claude Kennedy, sindaco di Vitry-Sur-Seine; Pascal Savoldelli, senatore del Dipartimento della Valle della Marna; Michael Leprêtre, presidente dell’Établissement public territorial Grand-Orly Seine Bièvre. A tutti loro è stato consegnato un riconoscimento.
C’erano, soprattutto, tanti, tantissimi sanrobertesi, ancora strettamente legati al proprio paese natio.
Molti di loro hanno potuto rivivere il passato, i tempi della partenza, con tutto e niente dentro una valigia già colma di sogni, speranze e nostalgia. Ricordi di tempi difficili e di altri più belli, resi ancora più dolci dalla voglia di credere sempre nel futuro. Quel futuro, che oggi, deve essere dedicato “per avvicinare chi è rimasto nel nostro Comune, con chi si trova altrove.
Oggi dobbiamo saper cogliere le opportunità aperte per rinsaldare i rapporti e riaprire i canali del contatto tra noi. Assieme dobbiamo definire strumenti e mettere in campo iniziative per trasmettere ai giovani curiosità, interesse, voglia, amore per le proprie radici”, come detto da Roberto Vizzari durante il suo discorso alla platea.
“Luigi Pirandello – ha continuato Vizzari - diceva ai siciliani di talento questa frase: “naturalmente anche tu andrai via dalla Sicilia, ma non dimenticarne il profumo”. Ecco, io qui, in questo luogo, sento un forte profumo di Calabria, vera e autentica, che deve essere orgogliosa dei suoi successi.
Grazie a voi, che siete i nostri migliori ambasciatori, la Calabria è una regione molto amata e conosciuta anche in Francia. Grazie a voi nelle città sono presenti i prodotti della nostra terra. Questo è fantastico, e se ci aggiungiamo la giusta programmazione, può diventare un elemento di vitale importanza per il rilancio del nostro comune”.
E ancora: “Deve essere questo il nostro obiettivo: guardare al futuro, coltivando il passato. E se vogliamo valorizzare questo nostro immenso patrimonio dobbiamo continuare ad investire, dobbiamo farlo soprattutto attraverso i giovani.
Bisogna aprirsi al mondo. Bisogna saper confrontarsi con gli altri. Bisogna sapere dialogare e stimolare il dialogo. Sono sicuro che insieme ce la faremo. Uniti, come sempre”.
Ma cosa significa essere sanrobertesi? Il primo cittadino è chiaro: “È uno stile di vita, qualcosa che comprende l’appartenenza e va oltre la stessa. Un valore, inestimabile ed ineguagliabile. Che va coltivato e curato per fare in modo che non appassisca”.