Intimidazione a Roccabernarda, ne fanno le spese 20 piante d’ulivo tranciate da ignoti
Non è passato nemmeno un mese da un primo atto intimidatorio subito da Nicola Bilotta, sindaco di Rocccabernarda, quando ai primi di marzo scorso ignoti avevano lasciato una bottiglia incendiaria davanti alla sua casa (LEGGI), ed oggi un altro caso inequivocabilmente minatorio viene registrato nuovamente nella popolosa cittadina del crotonese.
A farne le spese circa 20 piante di Ulivo, simbolo indiscusso di lavoro e sacrifici e che, storicamente, contraddistingue il popolo di Roccabernarda, abbattuti senza ritegno dalla mano di nuovo di ignoti.
Il caso ha suscitato sgomento e soprattutto la reazione sia del primo cittadino che dell’amministrazione locale. “I nostri avi, con queste preziose piante - hanno sbottato dal Comune - hanno cresciuto le proprie famiglie e vederli stesi come dalle foto, fa veramente male”.
“Qualcuno - ha concluso l’amministrazione - ha detto che adesso c’è più tranquillità a Roccabernarda. Ovviamente non è così anche se noi non molleremo la presa nemmeno di un millimetro”.