Tiriolo. Arriva Itaca, Festival Nazionale del Turismo Responsabile: per la prima volta in Calabria
Quattordici realtà associative e d'impresa Calabresi, distribuite e attive su un territorio che comprende il Reventino, Taverna, Sersale, Catanzaro, San Floro e Badolato, con Tiriolo come centro organizzativo e gestionale del progetto, ne danno oggi annuncio, convocando la conferenza stampa pubblica di presentazione per il 13 aprile, alle 17, al Polo Museale Tiriolo Antica di Tiriolo.
La tappa calabrese del festival, denominata "Calabria di Mezzo" dal Coordinamento Nazionale di Bologna, lancerà per il giorno successivo, 14 aprile, la tappa “zero”, il primo evento dell'edizione 2019, accogliendo a Tiriolo gli amici di Va Sentiero e camminando insieme a loro lungo il Sentiero Italia nel tratto Monte Tiriolo-Madonna di Porto.
Sono tantissimi, gli eventi che il pool organizzativo calabrese, coordinato da Scheria, ha previsto per il periodo della tappa calabrese del Festival, dal 21 giugno al 7 luglio 2019. Si tratta di una camminata di 6.880 km alla scoperta delle terre alte italiane, che inizia il primo maggio. Il tutto lungo il Sentiero Italia. Un’avventura lunga un anno, per scoprire le montagne e le loro genti, rimuovendo le unicità di quei luoghi attraverso la rete e i social. Un viaggio collettivo, aperto a chiunque vorrà aggregarsi alla spedizione, testimoniando in prima persona la centralità della montagna e l’importanza di un approccio sostenibile alla stessa.
Questo il sogno dei tre fondatori di Va’ Sentiero, Yuri Basilicò, Sara Furlanetto e Giacomo Riccobono. Innamorati delle montagne italiane e dei tesori che custodiscono, i ragazzi hanno appena lanciato una campagna di crowdfunding per dare vita alla spedizione, dal basso. Il Sentiero Italia attraversa tutte le catene montuose del Paese, toccando tutte le 20 regioni italiane (dal Friuli-Venezia Giulia alla Sardegna) e oltre 350 borghi montani. Realizzato negli anni Novanta grazie all’Associazione Sentiero Italia e alClub Alpino Italiano, nel corso degli anni successivi il sentiero è stato dimenticato. Ma nel gennaio 2018 ilClub Alpino Italiano ne ha annunciato il restauro integrale e, grazie all’immenso lavoro di centinaia di volontari CAI, il S.I. verrà riaperto nella primavera 2019.
I tre ragazzi percorreranno l’intero Sentiero Italia a piedi. La loro non è un’impresa sportiva, quanto un’iniziativa sociale, basata sull’idea di condivisione: racconteranno infatti la loro avventura attraverso la rete e i social. La loro esperienza vuole essere una finestra sulle terre alte italiane: i paesaggi, i volti, le tradizioni, i piatti, i mestieri, i dialetti.
La caratteristica più importante di Va’ Sentiero è l’inclusività del viaggio. La condivisione sarà infatti anche fisica, oltre che digitale: Va’ Sentiero è un’esperienza collettiva, aperta a chiunque voglia aggiungersi alla spedizione (anche solo per una tappa), dando volto e voce alla narrazione, diventando così un ambasciatore di Va’ Sentiero.
Inoltre, lungo il viaggio di Va’ Sentiero verranno organizzati degli eventi in quota: appoggiandosi ad alcuni rifugi di montagna, verranno realizzate delle performance artistiche all’interno di una tenda geodetica messa a disposizione dallo sponsor Ferrino, posta nelle vicinanze del rifugio, cui seguirà l’osservazione astronomica della volta celeste, in compagnia di un divulgatore scientifico (il materiale ottico sarà messo a disposizione dall’azienda sponsor Ziel).
“Il nostro sogno è che il nostro progetto sia il seme per una svolta positiva nell’approccio dei giovani alle montagne italiane” afferma Giacomo Riccobono (27 anni), co-fondatore del progetto. Per trovare i fondi necessari alla lunghissima spedizione, i ragazzi hanno deciso di scommettere su una campagna pubblica di crowdfunding: una scelta coerente con l’identità inclusiva e partecipativa del progetto. La campagna sarà all or nothing: riceveranno quindi il denaro raccolto solo se l’importo finanziato dai sostenitori sarà almeno pari all’obiettivo minimo prefissato.