Caporalato, scoperti 8 lavoratori in nero. Multe da 90mila euro ai titolari di aziende agricole
Otto lavoratori in nero, sia italiani che extracomunitari, sono stati scoperti in tre aziende agricole della piana di Gioia Tauro.
Questa mattina, personale della Polizia, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Metropolitana e dell’Ispettorato del Lavoro hanno svolto dei controlli in alcune attività di Oppido Mamertina, San Ferdinando, Rosarno e Terranova Sappo Minulio.
I militari hanno tenuto sotto osservazione e pedinato dei furgoni con a bordo gli extracomunitari diretti nelle campagne. Successivamente la task force ha proceduto al controllo delle ditte proprietarie dei terreni.
Da qui hanno quindi scoperto che tre aziende su quattro impiegavano lavoratori in nero e per questo motivo hanno multato i titolari con sanzioni pari a 90mila euro.
I servizi di contrasto al fenomeno del caporalato organizzati e promossi dal Prefetto Michele Di Bari e dalla Questura di Reggio Calabria, si sono concentrati sulla Piana di Gioia Tauro e la fascia jonica della provincia, dove è maggiormente diffuso il fenomeno che vede lo sfruttamento di braccianti, soprattutto stranieri, utilizzati per la raccolta o la coltivazione degli agrumi, delle olive e degli ortaggi.
Complessivamente, dal 2015, dopo il controllo di ben 897 aziende, sono state elevate sanzioni amministrative per tre milioni e ottocento mila euro per la violazioni della normativa sul lavoro, e denunciate 88 persone all’Autorità Giudiziaria.