Scoperta a Roma banda di usurai legati alla ‘ndrangheta. Vip tra le vittime
Usura e quindi aggressioni e minacce. Appuntamenti nei cantieri edili e i manovali utilizzati per recuperare i crediti avanzati.
Questi gli elementi emersi a seguito del blitz delle forze dell’ordine che nella capitale hanno disarticolato una banda dedita all’usura che aveva preso di mira anche i vip e che aveva profondi legami con la ‘‘ndrangheta.
Questa mattina gli agenti della squadra mobile della Polizia di Roma hanno infatti eseguito dieci ordinanze di custodia cautelare, su richiesta della Procura della Repubblica della capitale.
In carcere sono finiti in cinque e altrettanti sono andati ai domiciliari. Tuttavia, stando alle informazioni degli inquirenti dli indagati sono venti.
Gli accertamenti, coordinati dal procuratore aggiunto Lucia Lotti, hanno evidenziato come il vasto giro di presunti strozzini si estendesse fino ai palazzi di Centocelle e Montesacro, arrivando alle villette di Tivoli ed Anzio.
La banda aveva legami tra le diverse zone, legami che sono emersi a seguito della denuncia di una delle vittime che, dopo aver chiesto un piccolo prestito, era finita nella rete ed era stata costretta a portare altri piccoli imprenditori, disoccupati e commercianti in bocca agli usurai.
E tutti nel giro di qualche settimana si ritrovavano sommersi dagli interessi, che potevano arrivare al 10-20 per cento ogni settimana.
Tra le vittime c’è sicuramente il dj e autore televisivo Marco Baldini che in diverse intercettazioni con uno del gruppo finito in carcere spiega di poter far fronte alle richieste.
Uno dei coinvolti, chiamato a rispondere di parecchi episodi, ha “anche moltissimi precedenti penali e pendenze giudiziarie di varia natura”. Anche per un altro degli indagati, "che ha alcuni precedenti penali significativi, non sono emersi legami stabili con gli altri, ma esercita in più occasioni in modo sistematico l’attività di credito verso il pubblico, includendo atteggiamenti minacciosi e violenti per riscuotere le restituzioni”.