Non si fermano all’alt dei baschi verdi e inizia lungo inseguimento sulla 106. Due arresti
Dovranno rispondere dei reati di violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale e rischiano una pena detentiva sino a 5 anni di reclusione, i due uomini arrestati questa notte a seguito di un lungo inseguimento iniziato ad Amendolara e terminato nelle campagne di Rossano.
Tutto è iniziato nel cuore della notte, quando una pattuglia delle fiamme gialle di Montegiordano in transito lungo la statale 106, è stata sorpassata al alta velocità da un’auto con due persone a bordo, all’altezza di Amendolara.
La pattuglia ha così intimato l’alt ma i due sono scappati. Ne è nato un inseguimento sulla 106, in direzione sud. Ma all’altezza di Villapiana è intervenuta una pattuglia dei baschi verdi di Sibari che ha quindi intercettato i fuggiaschi che hanno tentato in tutti i modi di ostacolare il fermo del veicolo, anche con manovre spericolate.
Dopo circa 10 chilometri, in corrispondenza di un restringimento di carreggiata, i Finanzieri hanno fermato l’autovettura in fuga. È stato così intimato ai due uomini di scendere dal veicolo ma il conducente è ripartito a folle velocità, invadendo l’area dei lavori in corso. Il capopattuglia è riuscito a spostarsi, ma è stato colpito dall’auto a un braccio.
L’inseguimento ad alta velocità in direzione sud è quindi proseguito fino ad una rotonda a Rossano, che il veicolo ha imboccato in contromano, infilandosi in una stradina di campagna. La folle corsa è quinti finita nel piazzale antistante un’azienda agricola, dove il veicolo - nel tentativo di fuggire - ha tamponato l’auto di servizio in retromarcia.
I due sono scesi dal mezzo e hanno affrontato i tre militari, per evitare il fermo. È quindi iniziata una colluttazione terminata con l’arresto di M.E. 24enne, e V.G. 22enne, entrambi residenti a Isola di Capo Rizzuto, e con numerosi precedenti penali e di polizia.
Dopo le formalità di rito, su disposizione del pm di turno Antonino Iannotta, sono stati portati nel carcere di Castrovillari, a disposizione dell’autorità giudiziaria. I tre militari della Guardia di Finanza sono stati refertati sul posto dal medico del servizio “118”, per plurimi traumi non gravi.