Arrestato per furto aggravato, resistenza e lesioni: assolto 33enne rossanese
Il Tribunale di Castrovillari, accogliendo le richieste avanzate del suo difensore, l’avvocato Francesco Nicoletti, ha assolto un 33enne rossanese, C.A., dai reati di furto aggravato, resistenza e lesioni aggravate.
All’uomo si contestava di essersi introdotto di sera in una abitazione di Longobucco dopo aver rotto una finestra e approfittando del fatto che in casa non vi fosse nessuno.
Insieme ad altre due persone si sarebbe così impossessato di una cospicua somma in denaro e di numerosi oggetti in oro e pietre preziose che erano all’interno di una cassaforte.
Secondo la tesi accusatoria, inoltre, mentre i carabinieri della Stazione di Longobucco intimavano l’alt all’autovettura su cui viaggiavano, i tre avrebbero usato violenza nei confronti degli stessi militari, provocandogli delle ferite.
I FATTI. Durante un servizio perlustrativo, i carabinieri stavano per svolgere un posto di controllo nella frazione Destro di Longobucco, nei pressi dell’Ufficio Postale.
Dopo aver controllato vari veicoli, intorno alle 22.30, la pattuglia vide arrivare un’autovettura che viaggiava con un’andatura sospetta. Da qui la decisione di intimargli l’alt, ma il conducente accelerò velocemente rischiando di investire un carabiniere che, nel tentativo di evitare l’impatto, era caduto a terra riportando delle lesioni.
L’auto, nel frattempo aveva proseguito vero Cropalati, effettuando anche delle manovre pericolose a fari spenti e quindi creando una situazione di pericolo e così cercando di far perdere le proprie tracce.
Dopo aver fermato il veicolo, uno dei tre occupanti era fuggito a piedi insieme ad uno zaino con dentro la refurtiva e quindi era stato inseguito dai militari che, durante l’inseguimento, riportarono diverse lesioni.
Una volta catturati, i tre erano stati arrestati in flagranza e sottoposti alla misura cautelare. Il procedimento è poi sfociato nel processo a carico del 33enne, mentre per gli altri due si è proceduto con un giudizio separato.
Nel corso dell’istruttoria, le parti hanno prodotto della documentazione e sono stati escussi i testi indicati dal Pubblico Ministero, ovvero i militari appartenenti della Stazione di Longobucco, e la vittima del furto a casa. È stato poi sentito anche un teste della difesa.
Al termine della fase dibattimentale, in sede di discussioni finali, il Pm ha chiesto la condanna a 2 anni di reclusione e una multa di 300 euro.
Il Tribunale di Castrovillari, riunitosi in camera di consiglio, ha però accolto le richieste della difesa assolvendo l’imputato.