Spaccio nella Piana e combattimenti di cani, ridimensionate le accuse per 6 imputati

Reggio Calabria Cronaca

Esclusi l’associazione a delinquere finalizzata al maltrattamento e combattimento di cani e lo spaccio di cocaina. Il Gup ha quindi ridimensionato le accuse formulate dalla Procura di Palmi a carico di sei persone - Bruno e Benito Corica, Antonio Carbone, Salvatore Bambino, Nino Vittorio Tripodi e Maria Gioffrè - finite in arresto nel novembre dell’anno scorso (LEGGI).

Le indagini della Mobile reggina, avviate nel 2015, fecero ritenere allora agli investigatori di aver scoperto un’ampia e diffusa rete di spaccio di droga nella Piana di Gioia Tauro.

Nel corso della celebrazione del rito abbreviato - richiesto dall’avvocato Antonino Napoli (difensore dei Corica, di Carbone e Bambino; e dal collega Giovanni Piccolo (legale di Tripodi e Gioffrè) si è definito così il procedimento con cui la Procura della Repubblica di Palmi aveva emesso alla fine dell’anno scorso le misure cautelari a loro carico il Giudice dell’udienza preliminare, Alberto Romeo, ha accolto parzialmente le argomentazioni della difesa degli imputati, assolvendoli appunto dai reati ascrittigli, ridimensionando le richieste di condanna formulate dall’ufficio di Procura di Palmi.

LE DECISIONI DEL GUP

Pertanto Bruno Corica, a fronte della richiesta del Pm di una condanna a 12 anni di reclusione e 120 mila euro di multa è stato invece condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione ed a 62 mila euro di multa; Nino Vittorio Tripodi, per cui la richiesta era di 6 anni, si è visto infliggere di 3 anni e 6 mesi e 24 mila euro di multa.

Benito Corica - la richiesta era di 8 anni e 80 mila di multa - è stato condannato a 2 anni e 22 mila euro di multa con pena sospesa; Salvatore Bambino, a fronte della richiesta di 6 anni e 80 mila di multa è stato condannato a un anno e 10 mesi ed 8 mila di multa.

Antonio Carbone, da una richiesta di 6 anni e 60 mila di multa, se n’è visti applicare 2 di anni di reclusione oltre ad 8 mila di multa con pena sospesa; infine, la richiesta per Maria Gioffrè di 4 anni è stata abbassata a 2 di anni oltre ad una multa di 12mila euro.

Le indagini che portarono al loro arresto, eseguite come dicevamo dalla mobile reggina, condussero a ritenere che gli indagati gestissero lo spaccio di cocaina e marijuana approvvigionando i tossicodipendenti della Piana. La tesi era poi che vi fosse anche un’associazione a delinquere, costituita da Bruno Corica, col ruolo di capo, promotore ed organizzatore, Benito Corica, Salvatore Bambino, Carmine Laurendi ed altri allo stato rimasti ignoti, che avrebbero organizzato invece dei combattimenti di cani.

Il GUP, dopo aver riqualificato i reati di spaccio ed assolto dal reato associativo, ha accolto le istanze di revoca della custodia cautelare, formulate dall’avvocato Napoli, nei confronti di Benito Corica e Antonio Carbone, che sono stati rimessi in libertà, e Salvatore Bambino, a cui è stato imposto l’obbligo di firma. Per Bruno Corica sostituita invece la detenzione in carcere con gli arresti domiciliari.