Oliverio a Civita: “Trasformare la tragedia in fattore di crescita”
Trasformare la tragedia in fattore di crescita. È questo l’invito mosso dal presidente della Regione, Mario Oliverio, a Civita in occasione del dibattito dal titolo "Comuni ed enti montani per la sicurezza e la valorizzazione del territorio".
“Oggi è una giornata memorabile per Civita. Bisogna e vogliamo guardare avanti. Dobbiamo lavorare tutti assieme per potenziare la prevenzione e per far si che sia garantita la massima sicurezza. Sono sicuro che le istituzioni preposte, così come è stato assicurato in questo convegno, faranno tutto ciò che è necessario. Dopo quanto successo il 20 agosto scorso difficilmente quest’anno le Gole del Raganello saranno riaperte”. Ad affermarlo, visibilmente soddisfatto dalla riuscita dell’iniziativa, è stato il primo cittadino di Civita, Alessandro Tocci.
Nel corso dell’iniziativa è stato presentato, dall’ingegnere Regina, il progetto di messa in sicurezza del costone roccioso che va dal centro abitato di Civita fino all’inizio del Ponte del Diavolo, il cui primo stralcio, per un importo di circa un milione è mezzo, è stato già finanziato dal ministero dell’Ambiente. Il presidente nazionale dell’Uncem, Marco Bussone, dopo aver ringraziato il sindaco di Civita per l’invito e per essersi detto disponibile a dare il suo contributo per la “ripartenza” del borgo, ha sostenuto che “un territorio montano si valorizza partendo dai beni del territorio. Unendo il turismo alla gestione delle risorse naturali avremmo un mix formidabile per generare crescita economica e benessere. E’ fondamentale – ha sottolineato il presidente nazionale dell’Uncem - che i comuni lavorino insieme, lo sanciscono anche leggi nazionali.
“Abbiamo bisogno che le Regioni stimolino i processi di aggregazione e che i sindaci sappiano lavorare insieme. Per contrastare lo spopolamento che interessa gran parte dei Comuni montani – ha concluso Marco Bussone - bisogna lavorare su strategie che prevedono di investire fondi europei, nazionali e regionali e lavorare su una fiscalità differenziata per questi territori perché non possiamo avere a Civita le stesse imposte per gli esercizi commerciali e per la comunità rispetto a quelle che abbiamo in piazza San Babila a Milano o in piazza Vittorio a Roma”.
“Sono tornato volentieri a Civita -ha detto il presidente della Regione - per riaffermare con forza la necessità di evitare che quella vicenda si trasformi in un grave fattore depressivo e, quindi, in una doppia tragedia non solo per Civita ma per l’intero territorio del Pollino e della Calabria. A tal proposito ritengo che sia necessario convocare al più presto un tavolo istituzionale tra Regione, Comune, Parco del Pollino, Prefettura e, possibilmente, Ministero dell’Ambiente perché si metta a punto una strategia complessiva di interventi per la messa in sicurezza definitiva di quest’area”.
Dopo aver ricordato l’investimento di un milione e mezzo di euro “risorse stanziate dal Ministero, ma destinate alla Regione Calabria” già destinato alla messa in sicurezza parziale di un costone del Raganello, Oliverio ha sottolineato con forza la necessità di completare l’intervento che prevede un ulteriore investimento di tre milioni e mezzo di euro.
“In conferenza Stato-Regioni -ha detto- ho chiesto anche un provvedimento legislativo che affronti nel complesso un problema che è di ordine generale e che riguarda la regolamentazione e la messa in sicurezza dell’escursionismo non solo a Civita e nel Pollino, ma in tutto il Paese. Prima ancora di cercare un capro espiatorio nella responsabilità di un Comune o di un sindaco, occorre regolamentare questa materia e predisporre, nel più breve tempo possibile, un progetto complessivo di messa in sicurezza di tutto il territorio. Anche per quanto il Sistema di Allerta abbiamo richiesto che si predisponga al più presto un progetto più innovativo ed efficiente a livello nazionale. Tutti elementi necessari per rilanciare un territorio che dell’escursionismo ha saputo fare un fattore di grande attrazione e crescita”.
I lavori sono stati coordinati da Vincenzo Mazzei, presidente dell’ Uncem Calabria. Oltre al sindaco di Civita Alessandro Tocci, sono intervenuti ai lavori il presidente del Parco Nazionale del Pollino Mimmo Pappaterra, la presidente della “Rete Montagne Calabria” Luisa Caronte e il presidente della Regione Mario Oliverio. Presente all’iniziativa anche il consigliere regionale Franco Sergio, presidente della commissione consiliare regionale "Affari istituzionali, Affari generali, Riforme e decentramento”. Le conclusioni del convegno sono state affidate a Marco Bussone, presidente Nazionale dell’Uncem che fu tra i primi, all’indomani della tragedia del Raganello, ad esprimere vicinanza e solidarietà al primo cittadino e alla popolazione di Civita.
“In questi ultimi cinque anni -ha rimarcato Oliverio- la Giunta regionale ha destinato 192 milioni di risorse aggiuntive a sostegno delle aree interne. Abbiamo investito sulla sentieristica nei Parchi, destinando una prima tranche di dieci milioni di euro per la realizzazione di una grande Ciclovia dei Parchi che collegherà il Pollino all’ Aspromonte e si integrerà alla Ciclovia della Magna Grecia, la più grande d’Europa, di cui è coordinatore nazionale il nostro vicepresidente Francesco Russo, per la quale abbiamo già programmato le risorse necessarie e la cui progettazione è già in atto.
"Abbiamo destinato 136 milioni di euro per la valorizzazione e riqualificazione dei borghi, spostando l’asse degli investimenti dalle volumetrie al recupero e alla riqualificazione del tessuto urbano, invertendo una tendenza che per un lungo periodo ha devastato il nostro territorio e approvando una legge regionale che prevede “consumo di suolo zero”. Abbiamo investito in un grande progetto di valorizzazione del patrimonio culturale mai realizzato prima in Calabria e destinato circa 800 milioni di euro per la messa in sicurezza di oltre mille edifici scolastici in una regione che è la più esposta d’Italia dal punto di vista sismico. Ci siamo battuti con il Miur e con l’Ufficio scolastico regionale per scongiurare la paventata chiusura “ragionieristica” di diverse scuole delle nostre aree interne e per evitare il conseguente spopolamento di quei territori”.
“Da qui ora dobbiamo ripartire -ha concluso Oliverio- per avviare un’opera di grande comunicazione a livello nazionale ed internazionale e per affermare che ciò che è avvenuto lo scorso anno a Civita ci è servito da lezione, che questo territorio non è più in una condizione di rischio immodificabile e che si sta agendo in modo tale che l’intera area, comprese le gole del Raganello, sia definitivamente messa in sicurezza”.
Per il presidente del Parco Mimmo Pappaterra, “quanto successo lo scorso agosto è stata una tremenda e severa lezione per tutti in tema di sicurezza. Da quella lezione – ha sottolineato Pappaterra - abbiamo tratto le ragioni per mettere in campo una grande azione di tutela ambientale. La chiusura delle gole è un problema per questo territorio. Io sono molto fiducioso sul fatto che le Istituzioni, a partire dal Prefetto, dal Procuratore della Repubblica del Tribunale, dal ministero dell’Ambiente, dalla Regione, insieme a noi Parco e ai Comuni, si possa lavorare per la riapertura, sapendo che vanno sicuramente messe in campo alcune misure. La consapevolezza di far ripartire questo territorio riguarda tutti”, ha concluso Mimmo Pappaterra.
(ultimo aggiornamento 13:30)