Calcio, serie B. Il Crotone si gode la festa e ringrazia la Madonna di Capocolonna

Crotone Sport Giuseppe Romano

Tre grandi momenti del Crotone nel campionato di B, appena terminato: avvio euforico con prospettive di promozione; malumori nelle giornate che determinano l’esonero di Stroppa e l’ingaggio di Oddo; richiamo di Stroppa e corsa eccezionale per la salvezza.

Un successo finale che porta tanta gioia, adombrata della illusione di un probabile piazzamento tra le grandi, promosse in A e scalpitanti per i play-off.

Difficile metabolizzare il “digiuno” patito e le “abbuffate” di buoni risultati nel girone di ritorno, sviluppati dalla compattezza e maturità mancata nel girone di andata.

Discuterne ora serve a poca cosa, ma è palese che le analisi sono diverse: il tecnico, Giovanni Stroppa, pretende le scuse da tutti, il Presidente, Gianni Vrenna, azzera le “cause” e promette di ripartire senza forti accelerazioni e “carichi” di carburante esplosivo, ma con la capacità di una “gestione” razionale di tutte le energie e la straordinarietà delle persone addette ai lavori.

Il presidente incontrerà il tecnico, con scadenza di contratto a giugno 2020, per rivalutare il progetto, sulla base di un potenziale che deciderà la Società. Sarà importante capire cosa si vuole esattamente tra le parti.

La chiusura del campionato del Crotone coincide sempre con la festa della Madonna di Capocolonna e l’appuntamento al Duomo si è consolidato nel tempo.

Quest’anno il complesso rossoblù è stato ricevuto dal Canonico Don Bernardino Mongelluzzi:

“L’incontro della squadra del Crotone con la Madonna è un appuntamento tradizionale, ma particolare per la città di Crotone, perché ogni membro della città incontra la Vergine di Capaocolonna, che rappresenta la grande Mamma. La festa è l’elemento galvanizzante della città, non esistono colori politici e tutti i figli si ritrovano intorno all’unica Madre”.

È stato un momento di riflessione e di luce, col capitano della squadra, Cordaz, che ha recitato la preghiera del calciatore:

Gioco per te Signore, per esaltare sul campo la grandezza della creazione dell’uomo, la sana competizione sportiva, nel rispetto dell’avversario, degli spettatori e dei tifosi. Gioco per te, Signore per affermare nel mondo i valori dello sport che ci rendono fratelli e superano le barriere della guerra e del razzismo. Gioco per te, Signore, perché il clamore del goal si trasformi in grida d’amicizia e la squadra avversaria diventi ultrà nella fede. Gioco per te Signore nella lealtà, nel silenzio, nella sincerità e già pregusto con il tuo aiuto la gioia di una vittoria cristiana, schietta e genuina”.

Prima di prendere le vacanze, alcuni calciatori saranno ricevuti dagli studenti dell’Istituto Comprensivo Alcmeone.

Giuseppe Romano