Pistola e coltello in pugno rapinarono il Crai, incastrati dalle telecamere
A distanza di quattro mesi da una rapina messa a segno ai danni del supermercato Crai in via Reggio Campi del capoluogo dello Stretto, gli uomini della squadra mobile locale sono riusciti a chiudere il cerchio e ad arrestate un 21enne e un 24enne, L.D.S. e A.L., con l’accusa di rapina aggravata in concorso, di detenzione e porto illegale di arma da fuoco, e di porto d’armi o oggetti atti ad offendere.
Questa mattina, a conclusione delle indagini sull’accaduto coordinate dalla Procura cittadina, diretta da Giovanni Bombardieri, gli agenti della Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” - assistiti dai colleghi delle Volanti - hanno eseguito un'ordinanza del Gip portando in carcere i due giovani.
I FATTI
L’episodio risale all’11 gennaio di quest’anno ed è stato ricostruito dagli investigatori della Mobile sotto le direttive del Procuratore Aggiunto Gerardo Dominijanni e del Sostituto Nicola De Caria.
In particolare, alle 19.45 di quel giorno i due ragazzi, armati rispettivamente di una pistola e di un coltello a lama lunga e di grosse dimensioni, sarebbero entrati all’interno del market, in quel momento affollato di clienti, e sotto la minaccia delle armi avrebbero eseguiti la rapina, portando via il denaro che era nelle casse e il registratore di cassa: un bottino dal totale di circa duemila Euro.
Attraverso la visione delle immagini riprese dal sistema di video sorveglianza dell’esercizio commerciale, si è potuto constatare che il 24enne avrebbe puntato più volte la pistola contro un dipendente, mentre il 21enne, sotto la minaccia del coltello, si sarebbe impossessato del bottino.
Determinante, per la ricostruzione dei fatti, è stata l’attività della Squadra Mobile che, attraverso un minuzioso esame delle immagini registrate dalle telecamere sia del punto vendita che presenti in tutte le strade adiacenti al negozio, ha potuto ricostruire le fasi dell’evento ed individuarne così i presunti responsabili.
La portata indiziaria degli elementi raccolti dalla Polizia a carico degli indagati è stata condivisa dall’Autorità Giudiziaria che ha emesso le misure cautelari in carcere.