A Palazzo Alvaro la mostra di Umberto Amaddeo
Scilla, Pentedattilo, gli antichi borghi, castelli, pescherecci. Non manca il richiamo alla dirimpettaia Sicilia, con l’Etna e i vulcani delle Isole Eolie. Questi i soggetti della mostra antologica “Lacerazioni e luoghi della Memoria” di Umberto Amaddeo, ospitata presso la sala Boccioni di Palazzo Corrado Alvaro, sede della Città Metropolitana, sino al 2 giugno.
Una location di grande pregio in cui si potrà rivivere, emozionalmente, il percorso dell’artista reggino, dal 1985 al 2010, che rappresenta nelle sue opere le suggestioni della nostra terra, impresse sulle sue splendide tele. Ieri pomeriggio il vernissage, a cui hanno preso parte il Capo di Gabinetto della MetroCity, Francesco Dattola e il Portavoce del Sindaco Falcomatà, Marcello Condorelli.
L’esposizione è dominata dal mare, quale elemento ricorrente, se non imprescindibile, in ogni forma di rappresentazione artistica dei nostri territori. La terra del mito rivive, dunque, in una tecnica mista, quella dell’artista, che annovera importanti premi e mostre in tutto il mondo per “opere che superano la concezione del quadro - superficie e si proiettano in più dimensioni e su diversi piani. Il paesaggio si evolve sulla superficie in vistose materie assemblate” attraverso un collage di elementi che, sapientemente amalgamati, danno vita all’arte di Amaddeo.