Programmazione comunitaria. Cgil, 5 obiettivi comuni: “sfida è cambiare la visione politica”
“Dallo scorso mese di aprile il dipartimento delle politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato un documento preparatorio per il confronto partenariale, sia nazionale che regionale” – lo dichiara la Cgil Calabria la quale “ha dato seguito con la richiesta formale alla competente autorità di gestione per la convocazione delle parti interessate”.
“Il documento – informa il sindacato - tiene conto di alcuni cambiamenti sostanziali, di merito e di metodo, impartiti dalla Commissione Europea, che definisce i 5 obiettivi tematici della nuova programmazione dei fondi UE a partire dal 2021. Una Europa più intelligente, più verde, più connessa, più sociale, più vicina ai cittadini con 4 temi verticali unificanti, il lavoro di qualità, il territorio, i servizi, la cultura, che dovranno caratterizzare la discussione dei soggetti partenariali”.
“Questi rappresentano evidenti condizioni e strumenti potenziati dalla ingente sostenibilità finanziaria per traguardare, ben oltre i target di spesa, ai risultati di una crescita reale in termini di Pil, di export e di occupazione. Diversamente, non solo ci sarà un Paese a due velocità, tra Nord e Sud, ma il divario si accrescerà ulteriormente anche nel Mezzogiorno, dove altre regioni hanno indicatori e livelli qualitativamente rispondenti alle risorse comunitarie impegnate. La sfida, - conclude la sigla - forse, sarà più ardua nel cambiare la visione politica, che non nel cambiare i processi economici, investendo e capitalizzando le intelligenze che abbiamo nella stessa misura delle risorse materiali disponibili”.