Abate (M5S): “finalmente ottenuto il distaccamento dei Vvf di Corigliano-Rossano”
“Dopo tanto lavoro posso comunicare ufficialmente che il Ministero dell’Interno, nel settore per le materie di competenza del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa Civile, ha autorizzato l’apertura del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Corigliano Rossano nel fabbricato presente in area demaniale del Porto in località Schiavonea”.
Lo annuncia Rosa Silvana Abate del M5S al Senato asserendo ancora: “ne avevo chiesto l’istituzione a dicembre e ora, finalmente, posso dare l’ufficialità che l’istanza è andata a buon fine. La mia richiesta era stata avallata dal Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Cosenza, Massimo Cundari. Colgo l’occasione per invitare lo stesso Cundari a predisporre nel più breve tempo possibile il progetto per il completamento e la riapertura della struttura. L’autorizzazione c’è e, intanto, possono essere utilizzati i volontari, in attesa che venga evasa la seconda parte della mia richiesta”.
“Oltre all’istituzione del presidio di Schiavonea ho chiesto, ed è questa la seconda parte della mia richiesta, il passaggio di categoria il distaccamento di Rossano che significa che dall'attuale categoria D3, con 33 persone in totale attualmente assegnate, dovrebbe passare a categoria D5 per complessive 58 unità. Per questo manca solo l’ufficialità ma la pratica è in fase avanzata e Corigliano Rossano, -spiega la Abate - terza città della Calabria, sarà uno dei due distretti D5 della Regione. Ciò consentirebbe di potere formare due squadre di soccorso di cui una eventualmente da potere assegnare alla sede del Porto”.
“Ma intanto per il presidio a Schiavonea è cosa fatta. Fu istituito nel lontano 2005 ma mai attivato e reso operativo per mancata assegnazione di personale in pianta organica. Nel comprensorio, che conta oltre 150mila abitanti, vengono effettuati, infatti, mediamente circa mille interventi all’anno coperti difficilmente dai presidi di Rossano e Castrovillari. La popolazione della Sibaritide, poi, in estate, si triplica. L'area di potenziale competenza riguarda ben quattordici comuni, tra cui il terzo della Calabria per dimensione e popolazione. Un territorio altamente vulnerabile rispetto a eventi meteorologici che determinano frequenti alluvioni, esondazioni ed allagamenti, in parte connessi alla rete idrografica naturale nonché alla fitta rete di canali artificiali di bonifica della piana del fiume Crati”- prosegue.
“Soprattutto per quanto successo negli ultimi anni. Sull’area ricadono porzioni di due parchi nazionali, Sila e Pollino, con esigenze dal punto di vista operativo sia invernali per neve, che estivi per incendi boschivi. Non solo: infortuni sulla SS106, incendi in attività industriali, civili ed edifici isolati, incidenti sul lavoro e frane. Non in ultimo, vi sono interventi connessi alle attività del porto commerciale e della pesca. Come avevo già anticipato nella mia precedente visita al fabbricato, poi, pare proprio che l’area del Porto è destinata a diventare una piccola Centrale della sicurezza nel cuore della Sibaritide”.
“Oltre alla Capitaneria di Porto e la Guardia di Finanza già presenti e ai Vigili del fuoco, che presto saranno ospitati all’interno della struttura, un’ala del fabbricato dovrebbe essere concesso alla Polizia stradale facendo nascere così un vero e proprio presidio di sicurezza per tutta l’area che va dall’Alto al Basso Jonio cosentino. È un grande risultato ma non ci fermiamo. I cittadini stiano tranquilli: il Governo gialloverde ha molto a cuore tutto il territorio”.