Fenomeno del nomadismo apiario. Controlli nel vibonese, sequestrate 173 arnie
Nel corso delle ultimi giorni, il Gruppo Carabinieri Forestale di Vibo Valentia, tramite le Stazioni dipendenti, ha predisposto dei servizi per contrastare un fenomeno forse poco conosciuto ma alquanto “rischioso” qual è quello del nomadismo apiario.
Lo scopo è infatti di prevenire eventuali patologie delle api, con particolare attenzione alla presenza dell’Aethina Tumida, un coleottero infestante degli alveari che causa il danneggiamento dei favi e la conseguente perdita di miele e polline.
I controlli sono stati eseguiti in stretta collaborazione con il personale del Servizio Veterinario dell’Asp del capoluogo, e nel rispetto da quanto stabilito da un Decreto della Giunta Regionale della Calabria, il DPGR 94 del 19 settembre del 2014, che nella fattispecie vieta lo spostamento ed il posizionamento delle arnie senza delle autorizzazioni specifiche da parte delle Autorità sanitarie competenti.
Le attività hanno portato così alla denuncia di due apicoltori provenienti da fuori dalla nostra regione, a cui è stato contestato di aver movimentato e posizionato 173 arnie in alcune località tra Dinami, Simbario e Serra San Bruno, quindi violando le disposizioni regionali
Le arnie ed i melari sono stati di conseguenza sottoposti a sequestro sanitario e sono state elevate anche delle sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 2.700 euro per l’omessa comunicazione di variazione all’anagrafe apistica.
In considerazione dell’importanza che riveste questo fenomeno i militari vibonese hanno intensificato i servizi di monitoraggio del territorio anche sulla base delle direttive nazionali ed europee.