Lilt lancia appello alle istituzioni: “impedire la chiusura del reparto di Medicina nucleare dell’Ospedale”

Crotone Salute

La sezione provinciale della Lilt, Lega italiana per la lotta ai tumori, a nome del presidente, Damiano Falco, e del direttivo esprime forte preoccupazione per la sospensione dell’attività del reparto di Medicina nucleare dell’ospedale cittadino.

"Una situazione grave che va a ricadere sulle migliaia di pazienti che usufruivano di un servizio di vitale importanza. Oltre mille pazienti oncologici e circa 1500 utenti con patologie endocrine, neurologiche e cardiache, grazie al reparto di Medicina nucleare, avevano la possibilità di trovare una risposta, nel nostro territorio, alle loro problematiche - avvertono dalla Lilt. Se la sospensione si trasformerà in una chiusura definitiva di questa unità a pagarne il prezzo saranno soprattutto i pazienti oncologici, alcuni anche con metastasi, costretti a trasferte lunghe e dolorose e liste di attesa di mesi e mesi".

"Dal 2006, da quanto è stato possibile apprenderete, esisterebbero progetti per ovviare ai problemi di sicurezza denunciati, ma non si è mai fatto niente perché le scelte delle priorità sono state altre, per cui si è giunti alla situazione attuale che, comunque, potrebbe essere temporaneamente superata con prescrizioni del fisico sanitario, adattando le procedure previste.Quello che più ci preme è il grave disagio che i pazienti, anche in fase preterminale, devono subire. In un territorio come il nostro, tutto ciò è inaccettabile. Per questi motivi - prosegue la nota associazione impegnata a sostegno dei pazienti oncologici - facciamo appello ai vertici della sanità crotonese e calabrese affinché si scongiuri la chiusura del reparto di Medicina nucleare e ci si prodighi, invece, per potenziare il reparto, investendo in attrezzature e diagnostica: il cancro si combatte con la medicina e con la speranza di poter guarire".