Irrigavano 20mila piante di cannabis: in tre finiscono in manette, denunciata la mamma
Al momento opportuno, dopo un lungo periodo di osservazione nascosti tra la fitta vegetazione di località Canna Maria di Monteporo, i Carabinieri della Stazione di Nicotera sono riusciti ad entrare in azione nel momento “clou” e a cogliere in flagranza tutti i componenti di un team dedito alla coltivazione di Cannabis Indica.
In manette sono finiti A.R., vibonese di 31 anni, M.A., bulgaro anch'egli di 31 anni, e G.G., nato a Cinquefrondi, di 21 anni. Denunciata invece la madre di quest’ultimo, C.P., nata a Rosarno, di 53 anni.
In particolare, dopo aver bloccato tre soggetti all’opera durante le fasi di irrigazione, i militari hanno sequestrato una piantagione del tipo “indoor”, attrezzata di sistema elettrico e termico predisposto per la coltivazione a ciclo continuo, e che era nascosta in un manufatto adibito alla custodia di animali e monitorata da un quarto soggetto allo stato attuale solo deferito.
La piantagione classica era composta complessivamente da oltre 20 mila piante dell’altezza variabile tra il mezzo metro e il metro e mezzo, mentre quella indoor era di 120 esemplari di cannabis indica dell’altezza variabile tra il metro e venti e il metro e settanta.
Il sistema della seconda serra si presentava architettato alla perfezione. Infatti era composto da 25 lampade termiche a led per la coltivazione indoor, un sistema di areazione, condizionatore e due ventilatori.
I militari hanno inoltre rinvenuto e posto sotto sequestro circa 800 grammi di sostanza stupefacente già essiccata e pronta allo smercio e un chilo e duecento grammi di semi di “cannabis indica”.