Anniversario della fondazione della Guardia di finanza. Il consuntivo delle attività

Calabria Cronaca

Si svolgeranno oggi nelle caserme territoriali di Crotone, Cosenza, Reggio Calabria e Catanzaro le cerimonie celebrative della ricorrenza del 245° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza. Nel corso dei festeggiamenti sono inoltre stati presentati i risultati delle attività svolte nel corso dell’anno.

Nella sede di Palermo, presso la Caserma “M.O.V.M. (Mem) Sottotenente Giuseppe Cangialosi” che ospita il Comando Interregionale dell’Italia Sud-Occidentale della Guardia di Finanza, si è tenuta la cerimonia militare. All’evento, alla presenza del Generale di Corpo d’Armata Carmine Lopez, Comandante Interregionale dell’Italia Sud-Occidentale, hanno preso parte, altresì, i Comandanti Regionali di Calabria e Sicilia, Generale di Divisione Fabio Contini e Generale di Divisione Riccardo Rapanotti.

A Catanzaro le fiamme gialle hanno scoperto: 296 evasori totali ed accertata una base imponibile di circa 865 milioni di euro; denunciato oltre 393 pubblici ufficiali, arrestate 51 persone ed accertate condotte corruttive, concussive e di peculato per 10 milioni di euro. Appalti “truccati” per 143 milioni di euro. Ammontano a 1,29 miliardi di euro il valore dei beni sequestrati e 217 milioni di euro quelli confiscati alla criminalità organizzata; mentre sono 45 tonnellate di stupefacenti sequestrati ai narcotrafficanti.

Contro l’evasione e le frodi fiscali sono state condotte 2.786 tra verifiche e controlli fiscali che hanno portato a constatare una base imponibile sottratta a tassazione pari ad € 1.292 milioni a cui corrisponde un’imposta sui redditi evasa pari ad € 334 milioni nonché IVA e ritenute fiscali per complessivi € 164 milioni (punto 1 scheda allegata).

In materia di fiscalità internazionale constatata una base imponibile per oltre 625 milioni di euro. Scoperti 296 evasori totali a fronte dei quali è stato constatato un’imponibile di oltre 865 milioni di euro ed IVA pari a 54 milioni di euro.

Denunciati 578 soggetti per reati fiscali di cui 17 tratti in arresto. In materia di frodi all’IVA, constatata una maggiore imposta di circa 15 milioni di euro; Significativi i risultati ottenuti nel settore del “sommerso da lavoro”: scoperti 1.164 tra “lavoratori in nero e/o irregolari” e denunciati 353 datori di lavoro per utilizzo di manodopera irregolare.

Al fine di garantire all’Erario la rivalsa per il recupero delle somme evase, sono stati sequestrati beni e disponibilità finanziarie per complessivi 37 milioni di euro e proposti per la cautela cespiti per un valore complessivo pari a 299 milioni di euro. In materia di accise sono stati eseguiti 114 interventi che hanno portato a constatare 5,4 milioni di euro di tributi evasi, ad accertare il consumo in frode di circa 11,2 milioni di chilogrammi di prodotti energetici nonché a sequestrare prodotti per 55 tonnellate.

Nella lotta al gioco ed alle scommesse illegali, sono state riscontrate 227 violazioni e verbalizzati 766 soggetti. Sequestrati 98 punti clandestini di raccolta scommesse e 166 apparecchi e congegni da divertimento ed intrattenimento. Constatato un imponibile UNICA per oltre 1,025 miliardi di euro ed un’imposta UNICA evasa per 51,2 milioni di euro. Sono 256 le attività eseguite su delega dell’Autorità Giudiziaria nel settore della tutela delle entrate e 69 le persone denunciate.

I finanzieri hanno poi scoperto casi di illegittima percezione e richiesta di finanziamenti (pubblici, comunitari e nazionali) per complessivi 60 milioni di euro a fronte dei quali sono state denunciate 632 persone.

Eseguiti provvedimenti cautelari reali per 17,3 milioni di euro ed avanzate proposte di sequestro per ulteriori 5,7 milioni di euro.

Individuati appalti pubblici irregolari per 143 milioni di euro e segnalate all’A.G. 254 persone, 47 delle quali in stato di arresto. In tale contesto sono stati richiesti provvedimenti cautelari reali per 9,7 milioni di euro (punto 3 scheda allegata). In materia di spesa sanitaria accertata una frode di oltre 27,7 milioni di euro.

Sono state individuate truffe nel settore previdenziale per 20,7 milioni di euro, a fronte delle quali sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria oltre 3.000 persone. Rilevanti i risultati raggiunti a contrasto della corruzione nell’ambito della Pubblica Amministrazione. Arrestati 51 responsabili a fronte di 635 persone segnalate all’Autorità Giudiziaria. Sono 393 i Pubblici Ufficiali coinvolti. Accertate condotte corruttive, concussive e di peculato per un totale di 10 milioni di euro.

Per le ipotesi di responsabilità erariale sono stati segnalati alla Corte dei Conti 604 persone ed eseguiti sequestri per oltre 6 milioni di euro. In materia di prestazioni sociali agevolate sono stati effettuati circa 1.780 interventi all’esito dei quali sono state segnalati all’Autorità Giudiziaria 550 soggetti responsabili di una frode complessiva pari a 326 mila euro. In ambito sanitario, a fronte di 679 controlli effettuati, sono emerse irregolarità nel settore dei ticket per il 95% dei casi con la conseguente frode accertata pari a circa 405 mila euro.

Sono stati effettuati 194 accertamenti economico-patrimoniali a carico di condannati ed indiziati di appartenente ad associazioni mafiose e loro prestanome, che hanno riguardato complessivamente 2.293 soggetti. 1,3 miliardi di euro i sequestri effettuati e 217 milioni di euro i valori confiscati su provvedimento dell’Autorità Giudiziaria. Proposti all’A.G. ulteriori sequestri di beni per 1,7 miliardi di euro (punto 6 scheda allegata).

Nei confronti di soggetti connotati da elevata pericolosità economico-finanziaria sono stati eseguiti 45 accertamenti patrimoniali che hanno consentito di cautelare (tra sequestri e confische) beni per complessivi 634 milioni di euro nonché di proporre all’A.G. ulteriori provvedimenti per 715 milioni di euro.

In materia di riciclaggio denunciate all’Autorità Giudiziaria 118 persone, di cui 14 tratte in arresto, ed è stato accertato un reimpiego di denaro “sporco” per oltre 20,5 milioni di euro. Sequestrati beni per 27,5 milioni di euro ed avanzate proposte cautelari reali all’A.G. per ulteriori 13,5 milioni di euro. Denunciate 35 persone per il reato di autoriciclaggio su una somma totale di 17,5 milioni di euro, eseguiti sequestri per 42,5 milioni di euro ed avanzate proposte cautelari per ulteriori 13 milioni di euro.

Sul versante dell’usura denunciate 26 persone ed avanzate proposte di sequestro per 100 mila euro. Rilevanti sono anche le attività d’indagine svolte nel settore dei reati societari nell’ambito del quale sono stati denunciati 42 responsabili, sequestrati beni per 12,7 milioni di euro e proposti per la cautela beni per ulteriori 750 mila di euro.

In materia di reati fallimentari, a tutela della trasparenza e della legalità del sistema economico ed imprenditoriale, 354 sono le persone denunciate per tali reati, 11 quelle tratte in arresto. Accertate distrazioni per 130,3 milioni di euro, eseguiti sequestri per oltre 27,5 milioni di euro ed avanzate proposte cautelari reali per ulteriori 45 milioni di euro.

Un’attenzione specifica è stata rivolta alla prevenzione e al contrasto del finanziamento del terrorismo. Si tratta di attività eseguite nel quadro del controllo economico del territorio e che si affiancano a quelle ordinariamente svolte, quali gli approfondimenti di segnalazioni di operazioni sospette riconducibili allo specifico fenomeno e l’esecuzione di ispezioni e controlli antiriciclaggio e antiterrorismo, come ad esempio i cd. Money Transfer. In tale ambito sono stati eseguiti 200 controlli all’esito dei quali sono state denunciate 105 persone.

Il dispositivo aeronavale della Guardia di Finanza del Comando Regionale Calabria ha effettuato durante tutto il 2018 ed i primi 5 mesi del 2019 una costante azione di sorveglianza e controllo delle frontiere comunitarie marittime finalizzata ad intercettare e reprimere ogni genere di traffico illecito diretto verso gli oltre 700 km di litorale calabrese.

Sono state effettuate complessivamente 351 missioni aere per un totale di 532 ore di volo, mentre dai mezzi navali sono state intraprese 1.946 missioni pari a 13.058 ore di moto.

Nel corso delle citate missioni, tra l’altro, sono state condotte numerose attività nel comparto: degli stupefacenti: i mezzi aerei hanno permesso di individuare 8 piantagioni di marijuana (per un totale di 11.184 piante); dell’immigrazione clandestina: gli equipaggi navali, a fronte di 39 eventi migratori, hanno soccorso di 2.392 migranti, arrestato 45 scafisti e sequestrato 26 natanti. In materia di stupefacenti i Reparti della Calabria hanno conseguito eclatanti risultati arrivando ad eseguire circa 547 interventi nell’ambito dei quali sono stati segnalati all’A.G. nr. 426 responsabili, di cui 132 tratti in arresto.

Circa 45,5 tonnellate tra cocaina e marijuana sottoposti a sequestro. Sono 57 gli interventi effettuati in materia di tutela ambientale che hanno permesso di segnalare 73 responsabili nonché di sequestrare aree demaniali adibite a discariche abusive per 125 mila metri quadrati e 950 tonnellate di rifiuti pericolosi. In materia di contraffazione, sicurezza prodotti e del sono stati condotti 388 interventi a seguito dei quali sono stati segnalati 322 responsabili e sequestrati circa 2,5 milioni di oggetti. Sono, infine, 2,5 tonnellate i sequestri effettuati nel settore delle frodi Agroalimentari.

CONSUNTIVO CROTONE

A Crotone la cerimonia si è svolta nella caserma Pirillo, alla presenza di Giuseppe Zafarana che ha illustrato il consuntivo. Nel corso dell’anno sono stati fatti 228 interventi tra verifiche e controlli, , a seguito dei quali è stata accertata un'evasione delle imposte pari ad oltre 22 milioni di euro. Denunciati 54 persone per reati fiscali, dei quali 9 in stato di arresto. I sequestri di disponibilità patrimoniali e finanziarie ai responsabili di frodi fiscali ammontano a circa 3 milioni di euro, cui si aggiungono le ulteriori proposte di sequestro già avanzate, pari ad oltre 3 milioni di euro.

Sono poi stati scoperti 7 persone sconosciuti al fisco “evasori totali”, mentre con specifico riferimento allo sfruttamento della manodopera irregolare o “in nero” 25 datori di lavoro sono risultati aver impiegato 46 lavoratori in “nero”. I controlli strumentali sono stati complessivamente 1.629, registrando il 40% di irregolarità.

L’operazione “Ocris” condotta dal dipendente Nucleo polizia economico-finanziaria ha permesso di individuare un sodalizio criminale transnazionale, con sede nella provincia di Crotone e ramificazioni operative in Italia e all’estero, dedito all’illecita commercializzazione di prodotti petroliferi introdotti nel territorio nazionale in evasione di imposta. Segnalati complessivamente all’Autorità Giudiziaria 21 soggetti responsabili Eseguite 6 ordinanze di custodia cautelare e, nonché accertata l’introduzione in Italia di prodotto energetico (cd. “consumato in frode”) per un quantitativo di oltre 1 milione e trecentomila litri e quantificato un danno complessivo per l’Erario di oltre 1,2 milioni di euro, derivante dal mancato versamento dell’accisa dovuta, per oltre 830 mila euro, e dell’I.V.A., per oltre 420 mila euro. Nella lotta al gioco ed alle scommesse illegali sono stati effettuati 41 controlli, sottoposti a sequestro di 24 apparecchi terminali (c.d. totem) e 26 congegni e verbalizzati 79 soggetti.

Le fiamme gialle hanno poi scoperto casi di illegittima percezione o richiesta di finanziamenti (pubblici, comunitari e nazionali) pari ad oltre 3 milioni di Euro e denunciati 127 soggetti. Individuate truffe nel settore previdenziale per oltre 5 milioni di Euro, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 188 soggetti. Avanzate proposte di sequestro per oltre 5 milioni di euro. Nell'ambito dei controlli atti a contrastare l'indebita richiesta o percezione di prestazioni sociali agevolati e indebita esenzione dal pagamento dei ticket sanitari, sono stati verbalizzati 107 soggetti.

Nell'ambito della lotta alla criminalità organizzata, si segnala l’esecuzione, nello scorso mese di maggio, dell’operazione “Malapianta” nel corso della quale sono state arrestate 35 persone, destinatarie di un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura di Catanzaro a carico di altrettante persone accusate di associazione di tipo mafioso, traffico di stupefacenti, estorsione, usura, porto e detenzione illegale di armi, intestazione fittizia di beni, reati tutti aggravati dalle modalità mafiose. I provvedimenti, disposti dalla Direzione Distrettuale Antimafia guidata dal Procuratore Capo Nicola Gratteri, hanno smantellato la potentissima “locale di ‘ndrangheta di San Leonardo di Cutro”. Le indagini hanno consentito di scoprire l’esistenza di una “locale di ‘ndrangheta” nell’agro di San Leonardo, ricadente nel Comune di Cutro, in provincia di Crotone, facente capo alle famiglie Mannolo, Trapasso e Zoffreo con ramificazioni operative non solo in Calabria ma anche in Puglia, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, nonché, con proiezioni estere. Sottoposti a sequestro beni mobili ed immobili per un valore complessivo pari a circa 30 milioni di Euro.

In materia di riciclaggio sono stati effettuati 5 interventi, con un valore di riciclaggio/autoriciclaggio accertato pari ad oltre 8 milioni di euro, denunciate 17 persone, delle quali 9 arrestate. Svolti accertamenti economico-patrimoniali a carico di condannati ed indiziati di appartenente ad associazioni mafiose e loro prestanome. Effettuati sequestri per oltre 20 milioni di Euro ed avanzate proposte di sequestro per un valore di 19,5 milioni di Euro. Effettuata confisca di beni per un valore pari ad oltre 1 milioni di Euro.

Scoperti infine reati fallimentari con il sequestro di beni pari a circa 1 milione di euro su un totale di patrimoni risultati distratti pari a circa 6 milioni di euro. Continua è stata l’azione di contrasto all’abusivismo commerciale. Numerosi sono stati i sequestri di merce contraffatta e la scoperta di operatori commerciali privi di licenze e/o autorizzazioni ad operare nei mercati rionali e nelle fiere. L’azione in tal senso è risultata più incisiva grazie alla collaborazione con le altre Forze dell’Ordine ed in particolare con la Questura di Crotone.

CONSUNTIVO REGGIO CALABRIA

A Reggio Calabria i finanzieri hanno accertato una base imponibile non dichiarata per oltre 850 milioni di euro. Scoperti 100 evasori totali, completamente sconosciuti al fisco. Appalti “truccati” per oltre 66 milioni di euro. Accertati danni erariali per circa 85 milioni di euro. Sequestrate oltre 6,7 tonnellate di stupefacenti. Sottratti alla ‘ndrangheta 1,41 miliardi di euro tra sequestri e confische. Cifre, queste, che danno il senso dell’intensificazione delle attività della GdF contro i gravi fenomeni di illegalità economico-finanziaria.

A contrasto di tali fenomeni sono stati condotti 1133 tra verifiche e controlli fiscali che hanno consentito di constatare una base imponibile sottratta a tassazione per oltre 850 milioni di euro ed iva evasa per circa 54 milioni di euro.

Sono 100 gli evasori totali che hanno sottratto al fisco un imponibile di oltre 755 milioni di euro ed evaso IVA per circa 37 milioni di euro. In materia di fiscalità internazionale è stata constatata una base imponibile non dichiarata per circa 625 milioni di euro. 313 sono i soggetti denunciati per reati fiscali, quali emissione o utilizzo di fatture false, dichiarazione fraudolenta, occultamento di documentazione contabile.

I sequestri di disponibilità patrimoniali e finanziarie ammontano a circa 105 milioni di euro, cui si aggiungono le ulteriori proposte di sequestro già avanzate, per oltre 272 milioni di euro. Tali misure sono finalizzate ad assicurare all'Erario l'effettivo recupero delle risorse indebitamente sottratte dai responsabili. Nel contrasto allo sfruttamento della manodopera “irregolare” o "in nero", 122 datori di lavoro sono stati verbalizzati per aver illecitamente impiegato 482 lavoratori in "nero" o “irregolari”.

Nel settore dei giochi e delle scommesse illegali, i 134 controlli eseguiti hanno consentito di rilevare 43 violazioni e sottoporre a sequestro 20 punti clandestini di raccolta scommesse, 40 apparecchi e congegni da divertimento ed intrattenimento. Accertata una base imponibile UNICA non dichiarata per oltre 1 miliardo di euro ed un’imposta UNICA evasa per 50,7 milioni di euro.

L'azione dei Finanzieri del Comando Provinciale Reggio Calabria contro gli illeciti in materia di spesa pubblica è stata finalizzata a individuare quelle condotte che, pregiudicando la legalità e la correttezza nella Pubblica Amministrazione, minano il puntuale utilizzo delle risorse, favorendo sprechi e malversazioni. Il settore è strategico per il Paese: solo un equo impiego degli investimenti e dei fondi pubblici può, infatti, sostenere la competitività e una piena ripresa del tessuto economico nazionale.

È per questa ragione che il Corpo continua a rafforzare il proprio dispositivo di vigilanza, che si sviluppa lungo una duplice direttrice: il potenziamento delle unità operative territoriali dedicate allo specifico settore di servizio (da gennaio 2019 sono state infatti istituite 4 nuove Compagnie nell’ambito del Comando Provinciale) e l'intensificazione delle collaborazioni con le Autorità e gli Enti di gestione, con particolare riferimento ai settori della spesa previdenziale, sanitaria, dei fondi europei destinati alla realizzazione di progetti, dove il corretto impiego delle risorse, oltre a contribuire a contenere l'esborso complessivo dello Stato, come nel caso di trattamenti pensionistici e di invalidità non spettanti, si traduce in un miglioramento della qualità della spesa, con positive ricadute in termini di sviluppo del Paese.

Sono 819 gli interventi svolti a tutela dei principali flussi di spesa pubblica, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale. Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a oltre 29 milioni di euro, mentre si attestano intorno ai 27 milioni di euro quelle nel comparto della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con un numero di persone denunciate complessivamente pari a 2.747.

Sul versante dei danni erariali sono state segnalate condotte illecite alla Magistratura contabile per circa 85 milioni di euro, a carico di 68 soggetti. I controlli svolti in materia di prestazioni sociali agevolate e di indebita esenzione dal pagamento dei ticket sanitari hanno fatto emergere tassi di irregolarità pari, rispettivamente, al 56,6% e al 100%: nel caso dei ticket sanitari è stata sviluppata una specifica analisi di rischio in grado di evidenziare, ab origine, i nominativi di beneficiari caratterizzati da elevati indici di anomalia.

Passando al settore degli appalti, il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari è stato pari a circa 66 milioni di euro; contestualmente, l'ammontare complessivo delle gare sottoposte a controllo si è attestato a circa 131 milioni di euro. Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri reati contro la Pubblica amministrazione sono state 123.

Gli oltre 21 milioni di euro sottoposti a sequestro in tutto il comparto della tutela della spesa pubblica danno il senso dell'efficacia delle misure intraprese e consentono, almeno in parte, di ristorare lo Stato dai fenomeni di malaffare e di cattiva amministrazione scoperti dalla Guardia di Finanza.

L’impegno della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, nel periodo gennaio 2018-maggio 2019, si è materializzato nell’approfondimento e nella segnalazione alla competente Autorità Giudiziaria di 990 posizione soggettive legate a reati di criminalità organizzata: nei confronti di 99, sono state disposte misure cautelari o di prevenzione personale.

Ammonta, invece, a circa 1,2 miliardi di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all'Autorità Giudiziaria per il sequestro, mentre i provvedimenti di sequestro e confisca operati hanno raggiunto, rispettivamente, la quota di 1,23 miliardi e 180 milioni di euro.

Tali misure ricomprendono l'esecuzione di sequestri di prevenzione, ai sensi del Codice Antimafia, per oltre 381 milioni di euro e confische in via definitiva di beni per 180 milioni di euro, conseguenti allo svolgimento di 21 accertamenti nei confronti di soggetti connotati da c.d. "pericolosità economico-finanziaria", ovvero coloro che per condotta e tenore di vita, possa ritenersi che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi derivanti da ogni genere di attività delittuosa, in particolare di natura tributaria, societaria, fallimentari.

Complessivamente sono stati eseguiti quasi 700 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

Si sono concretizzate con la denuncia all'Autorità Giudiziaria di 33 persone per i reati di riciclaggio e autoriciclaggio, 15 delle quali sono state arrestate. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato intorno ai 18 milioni di euro, mentre sono stati effettuati sequestri su ordine della magistratura per circa 50 milioni di euro.

Sul fronte della prevenzione, il Reparti hanno proceduto all'analisi di 273 segnalazioni di operazioni sospette. Per il contrasto del riciclaggio di denaro e del finanziamento al terrorismo la Guardia di Finanza si muove lungo tre importanti direttrici, tese a valorizzare rispettivamente le informazioni acquisite nell'ambito delle attività preventive, delle indagini di polizia giudiziaria e nel corso del controllo economico del territorio.

Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari, sono stati sequestrati beni per un valore pari ad oltre 13 milioni di euro, su un totale di patrimoni risultati distratti di circa 25 milioni di euro. Nell’ambito dei reati societari, le attività svolte hanno consentito di denunciare 11 responsabili (di cui 4 tratti in arresto) e sequestrare beni per 12 milioni di euro.

In tema di sicurezza prodotti, di contrasto alla contraffazione e al falso made in ltaly e di lotta all'illecito sfruttamento economico delle opere protette dal diritto d'autore, i Reparti operativi hanno eseguito 79 interventi, sequestrando 353.770 prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione "made in ltaly" o non sicuri.

Nel 2018 e nei primi cinque mesi del 2019, sono state infatti sequestrate complessivamente oltre 6,7 tonnellate di stupefacenti (di cui oltre 1 tonnellata di cocaina) e denunciati 74 soggetti (di questi 16 agli arresti).

CONSUNTIVO COSENZA

È stato celebrato anche nel capoluogo Bruzio l’anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza, le cui origini risalgono al lontano 1774, anno di fondazione del Corpo come “Legione Truppe Leggere”.

La Sala Convegno della caserma “Domenico Fazio” di viale Sergio Cosmai è stata festosamente occupata da una nutrita rappresentanza di finanzieri in assetto da cerimonia e dagli appartenenti all’Associazione Nazionale dei Finanzieri d’Italia, memoria storica e testimoni della tradizione e dei valori che da sempre informano lo spirito di ciascun Finanziere.

I Militari schierati hanno ascoltato con viva attenzione ed interesse la lettura del messaggio augurale formulato per l’occasione dal Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno Speciale del Comandante Generale del Corpo, Giuseppe Zafarana, rivolto a tutte le Fiamme Gialle d’Italia.

Ha poi preso la parola il Comandante Provinciale, Marco Grazioli, il quale ha sottolineato l’elevato valore simbolico dell’evento e ha voluto ringraziare tutti i militari dipendenti per il fattivo contributo fornito, esortandoli a proseguire nel lavoro quotidiano con determinazione, impegno e dedizione, per contribuire ad assicurare le migliori condizioni di piena legalità economico – finanziaria, a tutela dei cittadini e del libero e ordinato svolgersi delle loro attività.

Dal 1 gennaio 2018 i finanzieri cosentini hanno conseguito i seguenti principali risultati: 27,5 milioni di euro il valore dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Ulteriori 6,6 milioni sequestrati. Oltre 127 milioni il valore dei beni proposti per il sequestro; 97 “caporali” denunciati per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro e denunciati 1.050 fittizi braccianti agricoli; caccia ai corrotti e corruttori: 450 denunciati, di cui 39 in stato di arresto.

Appalti “truccati” per 45 milioni di euro. Oltre 2 milioni di prodotti contraffatti ed insicuri sequestrati; - 218 kg di sostanze stupefacenti sequestrati, arrestati 23 responsabili.

Individuati 74 evasori totali che hanno complessivamente sottratto a tassazione 8,5 milioni di IVA. Inoltre, sono stati verbalizzati 127 datori di lavori per aver impiegato 590 lavoratori in “nero” o irregolari. 18 i casi di società “cartiere” o “fantasma”, create ad hoc per la realizzazione di frodi all’IVA o indebite compensazioni; un vero e proprio sodalizio criminale in grado di minare la concorrenza tra le imprese sane del territorio. 29 gli interventi nel settore delle accise, che hanno portato al sequestro di oltre 5,6 tonnellate di carburante consumato in frode.

Nel settore dei giochi e delle scommesse illegali, sono stati eseguiti controlli di natura amministrativa, in forma autonoma o in maniera congiunta, nel più ampio quadro dei “piani coordinati del controllo”, in collaborazione con la locale agenzia delle Dogane e dei Monopoli e nell’ambito dei “piani operativi di controllo interforze”, coordinati dalla Prefettura di Cosenza. 118 i controlli eseguiti che hanno permesso di riscontrare 216 violazioni rilevate e sequestrare 49 apparecchi e congegni da divertimento ed intrattenimento.

Interventi sempre più mirati per contrastare le violazioni fiscali: 685 in tutto, tra verifiche e controlli, avviati nei confronti delle persone e delle imprese considerate maggiormente a rischio di evasione fiscale. 160 i responsabili denunciati per reati fiscali, principalmente per l’emissione di fatture false, la dichiarazione fraudolenta, l’occultamento di documentazione contabile, 4 dei quali finiti in manetta. 56 le indagini delegate dalla Magistratura. Oltre 17,3 milioni di euro le proposte di sequestro avanzate; 10,8 milioni di euro il valore delle disponibilità patrimoniali e finanziarie sequestrate.

Altra fenomenologia illecita contro cui, dopo l’evasione, il Corpo riversa le proprie migliori risorse investigative è la corruzione, campo nel quale, sempre nell’ultimo anno e mezzo, sono state denunciate, 450 persone, di cui 39 in stato di arresto. Il valore degli appalti in cui sono state riscontrate irregolarità è di circa 45 milioni di euro; contestualmente, l’ammontare complessivo delle gare sottoposte a controllo si è attestato ad oltre 110 milioni di euro: il che si traduce nel 41% di irregolarità nell’aggiudicazione delle gare oggetto di indagine. Alla corruzione spesso si affianca il danno erariale: nell’ultimo anno e mezzo le Fiamme Gialle hanno segnalato condotte illecite alla Magistratura contabile per circa 32 milioni di euro a carico di 277 soggetti.

Le frodi scoperte in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari ad oltre 2 milioni di euro, mentre si attestato a oltre 5,2 milioni di euro quelle nel settore della spesa previdenziali e sanitaria. I soggetti nel complesso denunciati sono state 2.587, con l’esecuzione di oltre 1.100 interventi a tutela dei principali flussi di spesa pubblica.

Proseguendo in ambito sanitario, ci sono poi i “i furbetti del ticket”, settore nel quale i controlli mirati hanno fatto emergere tassi di irregolarità pari al 90% dei casi, tutte persone controllate che hanno richiesto cure gratuite in ospedali pubblici o in altre strutture private convenzionate senza averne diritto.

Altro settore particolarmente a rischio è quello delle assistenze, si tratta di tutti quegli aiuti economici e servizi sociali di assistenza spettanti ai cittadini che versano in particolari e Guardia di Finanza delicate condizioni economiche e sociali. I risultati ottenuti sono significativi: il 30% dei controlli svolti ha evidenziato irregolarità.

Le indagini patrimoniali, volte a sottrarre le risorse finanziarie e patrimoniali dalle quali le consorterie criminali traggono sostento, hanno portato alla proposta, sequestro o confisca di beni e valori per oltre 161,5 milioni di euro. Il valore del riciclaggio accertato nell’ultimo anno e mezzo si è attestato attorno a 1 milione di euro. 10 le persone denunciate per riciclaggio e autoriciclaggio. 49 i controlli preventivi nei confronti dei money transfer. Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari sono state denunciate 72 persone responsabili per aver distratto patrimoni di oltre 58,6 milioni di euro.

Infine, continua incessantemente la collaborazione istituzionale con l’Autorità Prefettizia, quale fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale. Complessivamente sono stati eseguiti 1.673 accertamenti a seguito di richieste pervenute dal Prefetto di Cosenza, la maggior parte dei quali riferite alle verifiche funzionali a rilascio della documentazione antimafia.

In tema di sicurezza prodotti, di contrasto alla contraffazione e al falso made in Italy e di lotta all’illecito sfruttamento economico delle opere prodotte dal diritto d’autore, i Reparti operativi hanno eseguito 211 interventi e sequestrato oltre 2 milioni di prodotti contraffatti, con falsa indicazione “made in Italy” o non sicuri. La contraffazione non risparmia alcun settore: ne sono testimonianza le banconote, le monete, i titoli, i certificati e i valori bollati falsi sequestrati dal 1° gennaio 2018, per un valore complessivo di circa 120 mila euro.

Prosegue l’azione a contrasto dei traffici di droga. Oltre 218 kg di stupefacenti sequestrati dal 2018 ad oggi, 101 i responsabili denunciati di cui 23 in stato di arresto.

Nel corso del 2018 e dei primi 5 mesi del 2019, gli interventi effettuati dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.) – composto da militari altamente specializzati e di unità cinofile da soccorso – sono stati 27 ed hanno permesso di portare in salvo 74 persone.

CONSUTIVO VIBO VALENTIA

I Reparti dipendenti dal Comando Provinciale di Vibo Valentia, tra il gennaio del 2018 e il maggio del 2019; hanno eseguito numerosi interventi ispettivi e indagini delegate al Corpo, nello stesso periodo, dalla magistratura ordinaria e contabile, contro i più gravi fenomeni di illegalità economico-finanziaria diffusi nel territorio.

Evasione fiscale (imposte sui redditi, I.V.A., I.R.A.P., sommerso d’azienda, sommerso di lavoro, accise), gioco e scommesse sono i settori di contrasto al centro dell’attenzione operativa svolta dai Reparti dipendenti dal Comando Provinciale di Vibo Valenti nel 2018 e nei primi 5 mesi del 2019. Sono stati eseguiti 205 interventi nei confronti di contribuenti (imprese e lavoratori autonomi) di minori dimensioni (volume d’affari da 0 a 5.164.568 euro) e medie dimensioni (volume d’affari da 5.164.568 euro a 100.000.000 euro) con domicilio fiscale nella provincia.

Gli interventi sono consistiti, principalmente, nell’esecuzione di verifiche e controlli ai fini delle imposte sui redditi, dell’I.V.A., dell’I.R.A.P., dell’I.V.A. intracomunitaria, delle frodi I.V.A., delle frodi nel settore delle accise, del sommerso di azienda e di lavoro. Nel settore delle Imposte sui Redditi è stata accertata una base imponibile da anni di imposta chiusi di 24.347.256 euro, una base imponibile da anni di imposta aperti di 2.906.956 euro ed un’imposta evasa stimata di 7.234.448 euro. Inoltre, sono state accertate ritenute d’acconto non operate e non versate per 34.759 euro.

Nel settore dell’IVA è stata accertata una maggiore imposta constatata da anni di imposta chiusi di 4.045.159 euro ed una maggiore imposta constatata da anni di imposta aperti di 141.061 euro. Nel settore delle frodi IVA sono stati eseguiti 3 interventi, accertando una maggiore imposta constatata di 458.290 euro. Nel settore dell’IRAP è stata accertata una base imponibile da anni di imposta chiusi di 41.555.658 euro.

In molti casi, l’evasione fiscale accertata era avvenuta mediante l’omessa fatturazione e/o registrazione di operazioni imponibili, l’omessa o infedele dichiarazione, l’emissione e/o l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, l’omessa tenuta e conservazione delle scritture contabili e/o documenti obbligatori. I settori economici maggiormente controllati/verificati sono stati le costruzioni, il commercio all’ingrosso e al dettaglio, le attività turistico/alberghiere e quelle professionali. Nel corso delle attività ispettive sono stati denunciati 29 soggetti per reati fiscali (emissione e/o utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione, dichiarazione fraudolenta o infedele, occultamento delle scritture contabili e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte).

Nel contrasto al sommerso d’azienda sono stati scoperti 72 evasori totali ovvero soggetti completamente sconosciuti al Fisco, che, pur esercitando attività economiche o professionali, avevano omesso la presentazione delle prescritte dichiarazioni (imposte sui redditi, IV.A., I.R.A.P.) almeno per un anno d’imposta.

Ai fini delle Imposte sui Redditi è stata accertata una base imponibile di 20.016.091 euro e ai fini IVA una maggiore imposta constatata di 3.185.206 euro. Il numero maggiore di evasori totali scoperti operava nei settori economici delle costruzioni, del commercio all’ingrosso e delle associazioni, che invece svolgevano attività d’impresa.

Nel contrasto al sommerso di lavoro sono stati verbalizzati 40 datori di lavoro per avere impiegato 97 lavoratori in “nero” e 6 lavoratori irregolari. Le violazioni accertate si riferiscono, in prevalenza, ai settori economici delle costruzioni, della ristorazione, del commercio al minuto e dell’agricoltura. Nel settore delle accise sono stati eseguiti 13 interventi, che hanno consentire di accertare un’evasione di 3.121.423 euro di tributi.

Inoltre, sono stati eseguiti sequestri di Kg. 52.311 di prodotti energetici (oli minerali), è stato accertato il consumo in frode di ulteriori Kg. 4.209.732, con la denuncia a piede libero di 48 soggetti per il reato di sottrazione all'accertamento o al pagamento dell'accisa sugli oli minerali e altri reati.

Gli interventi sono in gran parte scaturiti da controlli su strada effettuati nei confronti di autotrasportatori di oli minerali. Nel settore dei giochi e delle scommesse sono stati eseguiti 55 controlli, di cui 17 irregolari. Sono state riscontrate 31 violazioni e irrogate sanzioni, a vario titolo, per un importo di 152.330 euro.

I controlli hanno riguardato locali commerciali presso i quali erano installati apparecchi e congegni da divertimento e intrattenimento e sale scommesse. Sono stati verbalizzati 118 soggetti, di cui 11 denunciati ai sensi della normativa di settore. Sono stati sequestrati 10 apparecchi e congegni da divertimento intrattenimento e 11 apparecchi terminali (cc.dd. totem) e scoperti 23 punti clandestini di raccolta scommesse.

L’azione della Guardia di Finanza contro gli illeciti in materia di spesa pubblica è finalizzata a individuare quelle condotte che, pregiudicando la legalità e la correttezza nella Pubblica Amministrazione, minano il puntuale utilizzo delle risorse, favorendo sprechi e malversazioni.

Fondi strutturali e spese dirette, politica agricola comune, incentivi alle imprese e altre uscite nazionali e locali, appalti, responsabilità amministrativa, spesa previdenziale, anticorruzione, prestazioni sociali agevolate e ticket sanitario sono i settori di contrasto che hanno visto maggiori attività operative svolte dai Reparti dipendenti dal Comando Provinciale di Vibo Valentia nel 2018 e nei primi 5 mesi del 2019.

Al fine di contrastare le condotte di malversazione, indebita richiesta e/o percezione, truffa e truffa aggravata poste in essere in relazione alle risorse finanziare erogate dall’Unione europea e dallo Stato, sono stati eseguiti interventi nei settori dei fondi strutturali e spese dirette, della politica agricola comune, degli incentivi alle imprese e altre uscite nazionali e locali, nei confronti, complessivamente, di 20 soggetti denunciati per i reati di truffa, malversazione a danno dello Stato, indebita percezione di erogazioni a danno dello Sato e di ulteriori 2 soggetti verbalizzati amministrativamente.

Nei tre settori in esame è stata accertata una frode complessiva di 11.040.339 euro (1.631.587 + 9.384.096 + 24.656), corrispondente all’importo indebitamente percepito. Sono stati anche eseguiti interventi nel settore degli appalti con lo scopo di contrastare le condotte che turbano la regolarità delle procedure di affidamento gestite dalle stazioni appaltanti o dalle centrali di committenza e le connesse fasi di esecuzione dei contratti, nonché le frodi e gli inadempimenti contrattuali che abbiano a oggetto lavori, forniture e servizi pubblici.

In tale ambito, sono stati denunciati 29 soggetti per i reati di turbata libertà degli incanti, falso, abuso d’ufficio ed altri. Gli appalti controllati, in gran parte relativi alla realizzazione di opere pubbliche, hanno avuto un valore di 39.843.561 euro mentre le somme oggetto di assegnazione irregolare sono state di 11.174.866 euro.

Sono stati eseguiti sequestri di beni per un importo di 1.740.000 euro. Anche nel settore della responsabilità amministrativa sono state condotte attività, al fine di accertare danni erariali di dirigenti, funzionari e dipendenti pubblici, nonché di privati in relazione a ipotesi di irregolare gestione, impiego e percezione di risorse finanziare di natura pubblica.

Sono stati individuati 77 soggetti responsabili di danni erariali. I danni erariali accertati ammontano a 68.895.292 euro. In materia di spesa previdenziale sono stati eseguiti interventi al fine di contrastare le condotte di indebita richiesta e/o percezione, truffa e truffa aggravata aventi ad oggetto risorse finanziarie messe a disposizione dagli Enti previdenziali.

Sono stati denunciati 10 soggetti, a fronte di una frode complessiva accertata di 184.399 euro, corrispondente all’importo indebitamente percepito. Un settore di grande interesse operativo continua ad essere quello dell’anticorruzione, con l’obiettivo di prevenire e contrastare le condotte di peculato, corruzione, concussione, abuso d’ufficio commesse da pubblici ufficiali, incaricati di pubblico servizio e privati.

Sono stati 73 i soggetti denunciati, di cui 57 pubblici ufficiali e/o incaricati di pubblico servizio. Sono state accertate condotte corruttive per un valore di 96.199 euro e di peculato per un valore di 1.740.000 euro, quest’ultimo oggetto di sequestro.

Sono stati eseguiti 32 interventi, di cui 14 irregolari, in materia di prestazioni sociali agevolate, con lo scopo di contrastare le condotte di indebita richiesta, percezione e/o fruizione di prestazioni sociali agevolate spettanti a cittadini in condizioni economiche e sociali svantaggiate, collegate alla presentazione di Dichiarazioni Sostitutive Uniche.

Gli interventi si sono conclusi con la denuncia di 4 soggetti e la verbalizzazione amministrativa di altri 30 soggetti. E’ stata accertata una frode complessiva di 28.246 euro, corrispondente all’importo indebitamente percepito.

Anche negli anni in riferimento sono stati svolti controlli al fine di contrastare le condotte di indebita esenzione dal pagamento dei ticket sanitari, in relazione alla fruizione di prestazioni sanitaria di varia natura erogate a cittadini in possesso di requisiti reddituali, nonché in relazione al tipo di patologie o allo stato di invalidità sofferti. In tale settore, sono stati eseguiti 92 interventi, tutti irregolari, nei confronti di altrettanti soggetti verbalizzati amministrativamente, accertando una frode consumata di 55.903 euro.

Sul fronte del contrasto alla criminalità economica e finanziaria, la Guardia di Finanza ha condotto numerose attività ispettive allo scopo di individuare le diverse forme di infiltrazione e gli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità.

Le attività investigative sono orientate verso contesti che, sulla base di una preventiva analisi delle fenomenologie illecite presenti nelle singole realtà territoriali, risultino connotati da concreti e immediati profili di rischio: si pensi ai negozi giuridici conclusi da soggetti apparentemente privi di adeguate capacità finanziarie; o ancora ai settori di particolare rilevanza strategica come, ad esempio, quello dei prodotti energetici, o ancora ai casi di reimpiego di proventi illeciti in quelli che vengono definiti “beni rifugio” (diamanti, metalli preziosi, valute pregiate, opere d’arte, reperti archeologici).

I Reparti dipendenti dal Comando Provinciale di Vibo Valentia nel 2018 e nei primi 5 mesi del 2019 hanno condotto attività nei settori del contrasto alla criminalità organizzata (accertamenti patrimoniali) e al riciclaggio, nonché in materia di reati societari e fallimentari e di sicurezza nella circolazione dell’euro e degli altri mezzi di pagamento.

In particolare, nel settore del contrasto alla criminalità organizzata si è proseguito nell’opera di rafforzamento dello sviluppo degli accertamenti patrimoniali in applicazione della normativa antimafia (anche nei confronti di soggetti connotati da “pericolosità economico-finanziaria”) e del monitoraggio delle diverse manifestazioni della criminalità nel territorio di riferimento (includendo la c.d. “area grigia”, rappresentata da soggetti che, pur non affiliati alle consorterie, si propongono quali facilitatori della penetrazione criminale nel tessuto socio/economico), anche attraverso una dinamica interlocuzione con il Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (G.I.C.O.) di Catanzaro e con il Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) di Roma.

Con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia sono stati eseguiti 41 accertamenti patrimoniali nei confronti di 259 soggetti (215 persone fisiche e 44 persone giuridiche). Sono stati eseguiti sequestri per un valore di 3.373.158 euro e sono state avanzate ulteriori proposte di sequestro di beni all’Autorità Giudiziaria per un valore di 42.286.366 euro (beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie).

Infine, continua incessantemente la collaborazione istituzionale con le Autorità Prefettizie, quale fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale. Complessivamente, nel periodo in riferimento sono stati eseguiti 863 accertamenti a seguito di richieste di informazioni antimafia pervenute dalla Prefettura di Vibo Valentia.

Sul piano repressivo, sono state condotte 2 indagini di polizia di giudiziaria nei confronti di 78 soggetti denunciati a piede libero per il reato di riciclaggio/autoriciclaggio per un importo complessivo di 9.841.031, proponendo il sequestro di beni per un valore di 11.720.472 euro, al vaglio della competente Autorità Giudiziaria.

Sul piano preventivo, si pone l’obiettivo di verificare il corretto adempimento degli obblighi previsti dal D.Lgs. n. 231/2007 e di contrastare i fenomeni di riciclaggio e reimpiego dei proventi illeciti nel sistema finanziario ed economico, attraverso: l’esecuzione di ispezioni e controlli nei confronti di soggetti a più elevato rischio di essere utilizzati per attività illecite; l’approfondimento investigativo delle segnalazioni di operazioni sospette generate dai soggetti destinatari degli obblighi antiriciclaggio.

Al riguardo, sono stati eseguiti: 1 ispezione nei confronti di un agente di attività finanziaria; 3 controlli nei confronti, rispettivamente, di un avvocato, un commercialista ed un professionista giuridico-contabile.

Inoltre, sono state oggetto di approfondimento investigativo 73 segnalazioni di operazioni sospette, pervenute dalla Banca d’Italia – Unità di Informazione Finanziaria, tramite il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Roma, che, in molti casi, hanno consentito di avviare indagini di polizia giudiziaria o attività di polizia economicofinanziaria.

Per il contrasto del riciclaggio di denaro la Guardia di Finanza si muove lungo tre importanti direttrici, tese a valorizzare rispettivamente le informazioni acquisite nell’ambito delle attività preventive, delle indagini di polizia giudiziaria e nel corso del controllo economico del territorio.

Sempre al fine di garantire la tutela della trasparenza e della legalità del sistema economico- imprenditoriale, ulteriore priorità del Corpo continuerà ad essere quella di reprimere, tra gli altri, i reati societari e fallimentari. Nel settore dei reati societari sono stati eseguiti n. 5 interventi nei confronti di 21

soggetti denunciati a piede libero per i reati di false comunicazioni sociali ed altri.

Sono stati eseguiti sequestri di beni per un valore complessivo di 677. 353. Nel settore dei reati fallimentari sono stati eseguiti n. 8 interventi nei confronti di 66 soggetti denunciati a piede libero per i reati di bancarotta fraudolenta ed altri. E’ stata accertata la distrazione di beni per un valore di 26.110.641 euro, sono stati sequestrati beni per un valore complessivo di 7.718.489 euro e proposto il sequestro di ulteriori beni per un valore di 28.534.369 euro.

La Guardia di Finanza ha intensificato anche l’azione di contrasto in materia di falsificazione monetaria, con l’obiettivo di ricostruire l’intera filiera del falso (attraverso l’individuazione dei centri di produzione e di distribuzione delle banconote/monete contraffatte) e di contrastare le insidiose condotte basate sull'alterazione dei mezzi di pagamento elettronici, come la clonazione di carte di credito e di debito, posti in essere anche attraverso l’utilizzo della rete internet, nell’ottica di salvaguardare l’integrità patrimoniale dei legittimi titolari e degli istituti emittenti.

In tale settore, nella provincia in riferimento, ove non si registra la presenza di centri di produzione e di distribuzione, sono stati eseguiti 67 interventi nei confronti di altrettanti soggetti verbalizzati, di cui 66 ignoti, che hanno presentato all’incasso banconote false e titoli, per un valore di circa 2.000 euro, sottoposte a sequestro.

In tema di abusivismo commerciale, sicurezza prodotti, contrasto alla contraffazione e al falso made in Italy e lotta all’illecito sfruttamento economico delle opere protette dal diritto d’autore, i Reparti operativi hanno eseguito 41 interventi, con la denuncia di 20 soggetti e la segnalazione ai Comuni di altri 10 soggetti (per abusivismo commerciale).

Sequestrati circa 52.000 prodotti, di cui n. 48.000 in quanto non sicuri, 3.000 contraffatti, 450 per violazione al Made in Italy e 350 per violazioni al diritto d’autore. Inoltre, sequestrati circa 400 Kg. di prodotti agroalimentari per abusivismo commerciale.

Particolare rilevanza l’attività svolta dalla Guardia di Finanza a mare in materia di lotta ai fenomeni di illegalità economico-finanziaria, cui si aggiunge il contrasto dei traffici illeciti, oggetto di un importante riconoscimento a cura del D.Lgs. n. 177/2016 e del decreto del Ministro dell’Interno datato 15 agosto 2017 che ha individuato il Corpo quale unica Forza di polizia nazionale deputata ad assicurare i servizi di Ordine e Sicurezza Pubblica in ambiente marino, cui sono state affidate le funzioni operative di sicurezza del mare.

Nell’ambito della lotta ai traffici illeciti di sostanze stupefacenti, i Reparti dipendenti dal Comando Provinciale di Vibo Valentia nel 2018 e nei primi 5 mesi del 2019 hanno sequestrato grammi 2.545 di hashish e marijuana e 89.624 piante di marijuana. I soggetti verbalizzati sono stati 104, di cui 94 denunciati per i reati di produzione, detenzione, spaccio, traffico e associazione per delinquere (9 in arresto).

I Reparti dipendenti dal Comando Provinciale di Vibo Valentia nel 2018 e nei primi 5 mesi del 2019 hanno continuato a garantire il concorso della Guardia di Finanza nei servizi di ordine e sicurezza pubblica disposti dalle Autorità provinciali di Pubblica Sicurezza, in linea con le previsioni normative ed interne che disciplinano il settore, avvalendosi principalmente dell’aliquota di militari A.T.P.I. (Antiterrorismo e Pronto Impiego) presente all’interno del Nucleo Operativo del neo istituito Gruppo (già Compagnia) .