Tumori in aumento a Crotone, rapporto Sentieri: “Potenziare sorveglianza epidemiologica”

Crotone Salute

Necessità di un potenziamento della sorveglianza epidemiologica nell’area di Crotone”. È questa la raccomandazione contenuta nel V rapporto Sentieri (studio epidemiologico Nazionale dei territori E degli insediamenti Esposti a rischio da inquinamento) in merito al grado di inquinamento e contaminazione nei siti di interesse nazionale. Così tra i Sin compare anche l’area Cassano allo Ionio, Cerchiara e Crotone.

Un triangolo, grande, grandissimo, che al suo interno custodisce i “reperti” dell’era industriale. Sì, perché in queste zone insistono le vecchie industrie metallurgiche che hanno fatto la storia della regione.

E i dati del rapporto sono tutt’altro che confortanti. La “mortalità presenta in entrambi i generi eccessi per tutte le cause e per tutti i tumori. Fra le cause di interesse eziologico a priori si osserva un eccesso di malattie respiratorie nella popolazione femminile.”

Eccessi sono stati riscontrati anche nell’ospedalizzazione, in particolare per “tutti i tumori maligni e alle malattie respiratorie nelle donne”. Nel rapporto sono poi segnalate “malattie degli apparati digerente e urinario in entrambi i generi, e di malattie dell’apparato circolatorio negli uomini. Per le cause di interesse a priori si osserva negli uomini un difetto per asma, e nelle donne eccessi per tumore maligno del colon retto e per le malattie respiratorie”.

Nessun dato positivo anche per la sezione pediatrica, in cui emerge un “eccesso della mortalità generale nella classe di età giovanile (52 osservati; SMR=152; IC90% 121-191)”. Mentre “il numero ridotto di decessi osservati non consente di delineare un chiaro profilo di mortalità per le diverse cause selezionate”.

“Il numero di ricoverati per tutte le cause naturali risulta in eccesso rispetto all’atteso in tutte le classi di età analizzate compreso il primo anno di vita, classe in cui si osserva un eccesso anche per le condizioni morbose di origine perinatale (1.062 osservati; SHR=111; IC90% 106-117). Eccessi in particolare tra i tumori del sistema nervoso centrale che fanno registrare eccessi di ricoverati in età pediatrica, adolescenziale e giovanile. “Altri eccessi di ricoverati riguardano in dettaglio il linfoma di Hodgkin tra i giovani adulti (11 osservati; SHR=170; IC90% 104-277) e le malattie respiratorie acute tra gli adolescenti (78 osservati; SHR=144; IC90% 119-173). Un difetto di ricoverati per leucemia si osserva in età pediatrica”.

Secondo il rapporto numerose sono le cause di morte potenzialmente ascrivibili alla contaminazione ambientale come riportato, “i tumori epatici (uomini: 61 osservati; SMR=129; IC90% 104-159 – donne: 45 osservati; SMR=170; IC90% 133-217), polmonari (uomini: 201 osservati; SMR=120; IC90% 106-134 – donne: 38 osservati; SMR=125; IC90% 96-164), renali (uomini: 24 osservati; SMR=166; IC90% 119-232 – donne: 9 osservati; SMR=147; IC90% 85-252)”. Ma se nel primo rapporto era stato segnalato l’eccesso mesotelioma pleurico nella popolazione maschile (5 osservati; SMR=281; IC90% 137-578), questo è dovuto alla presenza di amianto utilizzato come isolante termico nel polo industriale di Crotone.

L’analisi dell’ospedalizzazione conferma il dato relativo ai tumori epatici (uomini: 78 osservati; SHR=132; IC90% 109-158 – donne: 37 osservati; SHR=154; IC90% 118-202), polmonari (uomini: 230 osservati; SHR=123; IC90% 110-137 – donne: 51 osservati; SHR=121; IC90% 96-152) e renali (uomini: 75 osservati; SHR=145; IC90% 120-176). Nel rapporto è stato inoltre messo in evidenza “un eccesso di ricoverati per tumore maligno della pleura negli uomini, anche se affetto da incertezza (10 osservati; SHR=153; IC90% 92-256). Alla luce dell’elevata contaminazione da cadmio, particolarmente rilevante appare il dato relativo ai ricoveri per nefrite, sindrome nefrosica, nefrosi, comprese le insufficienze renali (uomini: 496 osservati; SHR=136; IC90% 126-146 – donne: 393 osservati; SHR=143; IC90% 131-155).

Questo per la presenza, nelle aree industriali dismesse di Crotone, di un polo chimico e un polo metallurgico, utilizzato per produrre zinco. Discariche ed aree di smaltimento abusivo di rifiuti industriali si trovano inoltre sia a Crotone, sia a Cassano allo Ionio e a Cerchiara Calabrese.

Non solo. Perché, come accertato nello studio, nel suolo dell’area industriale di Crotone e nelle acque sotterranee sono state trovate elevate concentrazioni di metalli pesanti, in particolare cadmio, piombo e zinco; mentre l’area portuale sembra essere ricca di arsenico, mercurio, cromo e rame. Viene inoltre segnalata contaminazione da DDT.

Da qui la necessità di un potenziamento della sorveglianza epidemiologica nell’area di Crotone. Mentre nei siti in cui sono stati riscontrati numeri elevati di In nefropatie(fra i quali Bussi sul Tirino, Crotone, Milazzo, Sulcis, Orbetello, Terni e Porto Torres), per fronteggiare la presenza di contaminanti prioritari nefrotossici, andrebbero effettuate analisi sulla distribuzione delle nefropatie a livello sub-comunale secondo la metodologia applicata nel contesto di Taranto.