Grande successo per la I giornata di Xenìa Book Fair
Grande successo lunedì 8 luglio per la prima giornata di Xenìa Book Fair. Il Parco della Mondialità di Gallico è stato infatti la location per l’inaugurazione della V edizione della Fiera Nazionale del Libro all’Aperto (sull’Accoglienza) di Reggio Calabria. Tantissimi gli ospiti presenti, tutti accomunati da una sola passione: la letteratura, protagonista indiscussa della kermesse culturale organizzata dalla casa editrice Leonida in collaborazione con Art Academy e l’Associazione culturale Anassilaos.
Inaugurata dall'editore Domenico Polito, ideatore della Manifestazione, accompagnato da Nicola Irto, presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Stefano Iorfida, presidente dell'Anassilaos, Gianni Vittorio, presidente dell'associazione culturale Fahrenheit 451 e dal parroco della chiesa di S. Agostino, la prima giornata di Xenìa Book Fair è stato un momento di ascolto e condivisione molto suggestivo. Il pubblico si è lasciato coinvolgere fino a tarda sera dalle conversazioni degli autori intervenuti, il cui fil rouge è stato l'accoglienza in tutte le sue declinazioni.
Nanà Berté e Mimma Iannò, autrici del romanzo L'ineludibile respiro dell'anima, hanno posto l'attenzione sull'ascolto come strumento di vicinanza e di accoglienza, grazie al quale è possibile conoscere davvero l'altro avendone compassione. Santo Gioffrè, autore di numerosi libri quali L'opera degli ulivi, La terra rossa, Artemisia Sanchez, ha sottolineato in che modo la scrittura può servire come strumento di accoglienza, poiché attraverso i libri e raccontando storie si fa emergere quella "parte soccombente" che sprona a riflettere e a interrogarsi sulle proprie azioni.
L'autrice del libro Cuori maledetti, Manuela Gioffrè, si è soffermata sulla reciprocità dell'accoglienza, intesa come aspettativa nei confronti di se stessi (“Speriamo sempre di essere accolti, e di trovare luoghi in grado di ricevere chi, fino a quel momento, non c'era”) e, nello stesso tempo, intesa come qualcosa da esercitare attraverso l'accettazione e l'adattamento.
A ispirare il racconto "Mare Nostrum" dell'autore Nino Mallamaci è stata una musica, la Cavalcata delle Valchirie che ha fatto nascere in lui l'immagine di una chiazza nera in un mare in tumulto. All'inizio indistinguibile, la chiazza nera ha preso la forma di corpi, bambini neri morti affogati. Il racconto, che è un inno all'accoglienza, dimostra come questa sia una cosa normale, o meglio che dovrebbe essere tale se non fosse per la paura dovuta alla generalizzazione e alle streotipazione delle idee.
Serafino Massoni, autore del libro La stirpe del serpente, afferma: “Non c'è esistenza se non c'è accoglienza, siamo tutti dei miserabili e abbiamo tutti bisogno di darci una mano e aiutarci nel nostro percorso esistenziale”.
Anna Elisa Meliadò, maestra dello Yoga della Risata, ha posto l'accento sull'importanza di essere consapevoli più di ciò che accomuna gli esseri umani, piuttosto che sulle loro differenze.Xenìa Book Fair, la "fiera a cielo aperto" di Reggio Calabria allieterà le serate reggine fino a domenica 14 luglio.