Acque marine inquinate a Corigliano Rossano: 13 i punti non conformi
Ben tredici zone marine sono risultate non conformi sulla fascia costiera di Corigliano Rossano. A renderlo noto è il Servizio tematico Acque del Dipartimento provinciale Arpacal di Cosenza che ha trasmesso ieri pomeriggio al Comune cosentino, al Ministero della Salute ed alla Regione Calabria, l’esito dei prelievi di campioni di acqua prelevati in più punti di balneazione.
Si tratta delle zone di: Faro Trionto (Escherichia coli: 1500); 100 mt dx Torrente Colognati (Escherichia coli: 1400); 100 m sx torrente Gennarito loc. San Nicola (Escherichia coli: 990); 100 m dx torrente Coserie (Escherichia coli: 900); 100 m sx Coriglianeto (Escherichia coli: 6000); 100 m sx torrente Coserie (Escherichia coli: 670); Camping Pitagora (Escherichia coli: 880); Fosso Nubrico (Escherichia coli: 880); Lido S. Angelo (Escherichia coli: 690); Momena (Escherichia coli: 800); S. Irene il Rudere (Escherichia coli: 680); Sbocco Francesco Frascone (Escherichia coli: 810); 100 m dx Coriglianeto (Escherichia coli: 8000).
Arpacal ricorda che il limite massimo della presenza di Escherichia coli è di 500.
Ora spetta al Comune, come richiesto dall’Arpacal, comunicare all’Agenzia le misure di gestione intraprese, come l’individuazione delle cause di inquinamento, i programmi d'intervento, la rimozione delle cause, nonché le relative ordinanze sindacali di divieto alla balneazione per i tratti indicati.