Fondi russi alla Lega, indagato anche avvocato di origini cosentine
C’è anche un cosentino nella lista degli indagati nell’ambito dell’inchiesta per corruzione internazionale sul caso dei presunti fondi russi alla Lega.
La Guardia di finanza di Milano, su delega della Procura della Repubblica meneghina, ha infatti effettuato delle perquisizioni negli uffici di un legale di origini bruzie, che ha inoltre ricevuto contestualmente un avviso di garanzia.
Alla perquisizione dovrebbe essere presente anche il pm milanese Gaetano Ruta e un esponente dell’ordine degli avvocati di Roma.
Gli investigatori della Gdf che oggi hanno effettuato le perquisizioni a suo carico, sono andati, infatti, in un deposito dove il legale aveva trasferito una serie di scatoloni, dopo aver dovuto lasciare lo studio in seguito allo sfratto per non aver saldato l’affitto. Ma i finanzieri hanno passato al setaccio anche la sua abitazione.
I pm milanesi che indagano sui presunti finanziamenti russi alla Lega, stanno cercando di comprendere se l’avvocato di origini cosentine e l’esperto contabile Francesco Vannucci, che nei giorni scorsi si sono fatti avanti per dire di aver partecipato all'incontro all’hotel Metropol con Gianluca Savoini, si trovassero effettivamente nel lussuoso albergo moscovita, a pochi passi dalla piazza Rossa.
I baschi verdi hanno inoltre perquisito la villetta di Francesco Vannucci, a Suvereto, controllando anche le cantine e il giardino alla presenza dello stesso indagato e dell’anziana madre.
L’inchiesta è partita a seguito della presunta trattativa sul petrolio, poi sfumata, che avrebbe dovuto portare fondi russi alla Lega e nelle quali Gianluca Savoini, presidente dell'associazione Lombardia-Russia, unico indagato per corruzione internazionale e ieri convocato dai pm, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Indagini che mentre viene allo scoperto un terzo italiano presente all'incontro, stanno cercando di far luce su chi fosse effettivamente presente la mattina del 18 ottobre scorso nella hall del Metropol.