Locri, accoglienza calorosa per “L’elisir d’amore” di Donizetti a Locri
Accoglienza calorosa a Locri per “L’elisir d’amore” di Donizetti. Il pubblico della Corte del Comune ha risposto con grande entusiasmo alla serata dedicata all’opera. Lo spettacolo, frutto della sinergia fra il Comune di Locri, nella persona dell’Assessore Anna Rosa Sofia, l’Associazione Traiectoriae, l’Orchestra e il Coro del Teatro Cilea di Reggio Calabria, ieri, 24 luglio, ha riscosso un grande successo in termini di accoglienza da parte del pubblico.
Nonostante non sia stato raggiunto il sold out, i tanti presenti hanno risposto all’allestimento tutto con copiosi applausi e apprezzamenti. È risultato chiaro a tutti lo spessore artistico della serata che ha vantato un cast realmente eccezionale, fra cui spiccava il nome del basso Antonio De Gobbi, cantante scaligero dalla carriera trentennale, che ha caratterizzato in modo esemplare il personaggio di Dulcamara. È stato affiancato da una superba Ralitza Ralinova che ha tratteggiato con precisione tutte le sfumature di Adina; da un elegante Massimiliano Silvestri che ha mostrato con chiarezza l’evoluzione di Nemorino e che ha emozionato nell’interpretazione di “Una furtiva lagrima”; dal baritono turco Cuneyt Unsal che, grazie a una lama possente e una mimica sorprendente, ha reso Belcore in modo impeccabile; e dal soprano reggino Ilenia Morabito che, con tecnica pulita e agilità vocale, è stata il trait d’union tra i solisti e il Coro del Teatro Cilea, sempre all’altezza della situazione, essendo un elemento fondamentale dell’opera donizettiana.
La regia di Franco Marzocchi, coadiuvato da Annunziato Gentiluomo, è stata fedele al libretto di Felice Romani. Il suo lavoro si è focalizzato sulla psicologia dei personaggi e sulle dinamiche relazionali, concentrandosi in modo originale su Adina, da cui ha fatto emergere un’anima, almeno inizialmente, venale e calcolatrice. L’ambientazione è stata la Locride di inizio secolo, con elementi tipici, tra i quali l’introduzione, all’inizio del primo atto, subito dopo l’ouverture, e agli inizi del secondo, di passi di tarantella eseguiti con grazia da Elizebeth Fazzolari e Gabriele Albanese. La direzione del Maestro Alessandro Tirotta è stata raffinata e precisa. Come un valido nocchiero ha permesso ai musicisti dell’Orchestra del Teatro Cilea di esprimersi al meglio e ha gestito con attenzione il rapporto tra buca e cantanti.
Ogni atto è stato introdotto dalla lettura della sinossi di Nicola Procopio, abile aiutante di Dulcamara. È doveroso segnalare la presenza del giovanissimo Luigi De Gobbi come tromba solista nell’introduzione scenica del dottore truffatore. Il trucco e le acconciature sono state curate da Alfredo Danese mentre le luci da Matteo Service. Federica Sorace ha collaborato alla scenografia.
“Siamo orgogliosi per quest’allestimento così ben realizzato che rappresenta un continuum iniziato con due opere studio - “La traviata” e “Rigoletto” - diretti registicamente da Mario De Carlo, per poi passare a “Il barbiere di Siviglia” per la regia di Lev Pugliese, fino a oggi con “L’elisir d’amore”. Dal 2014 il mio impegno sull’opera è stato guidato dal volere, in linea con l’Amministrazione Calabrese, trasformare Locri in città di cultura e di arte e non solo di storia”, afferma Anna Rosa Sofia, Assessore alla Cultura.
Si ricorda che, domenica 27 luglio ci sarà la seconda e ultima recita de “L’elisir d’amore”, i cui biglietti, il cui costo è 30 e 20 euro, sono acquistabili presso La gru di Siderno, l’agenzia di viaggi Persefone e il Bar Riviera di Locri, e on line su Inprimafila all’url www.inprimafila.net.