Regione anticipa vendemmia. Coldiretti: “in previsione ottimi indotti per la produzione”

Calabria Attualità

È già festa nei vigneti e nelle cantine calabresi dove è iniziata la vendemmia delle uve bianche per le produzioni di spumanti e bianchi aromatici.

Il Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari ha anticipato al 25 luglio le operazioni vendemmiali dato l’andamento del clima che ha portato a una maturazione precoce di alcune varietà di uve bianche (Chardonnay, Sauvignon B, Traminer Aromatico e Manzoni Bianco) sul territorio della Regione Calabria.

“Dopo aver sofferto le precipitazioni e le basse temperature di aprile e maggio, in questi giorni si sta facendo i conti con temperature elevate – sottolineano gli esperti di Coldiretti - e questo obbliga i vignaioli a tenere, per le uve nere, comunque sotto controllo la situazione per evitare nella fase vegetativa il rischio di infezioni”.

Insomma c’è una “bella uva” che i viticoltori stanno difendendo bene a dimostrazione della loro professionalità e se prevarrà il bel tempo nei prossimi giorni, è concreta la possibilità di andare incontro ad una annata vitivinicola più che soddisfacente e da record per qualità.

Dal “Vigneto Calabria” nascono opportunità di lavoro per 13mila persone impegnate direttamente in campi, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse e di servizio, per un fatturato che è salito nel 2018 alla quota 100milioni circa, grazie alla crescita in valore di export e consumi di qualità che il vino calabrese ormai assicura.

“L’esercito del vino – rileva Coldiretti – spazia dai viticoltori agli addetti nelle cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività nell’indotto che si sono estese negli ambiti più diversi: dall’industria vetraria a quella dei tappi, dai trasporti alle assicurazioni, da quella degli accessori, come cavatappi e gadget vari, dai vivai agli imballaggi, dalla ricerca e formazione alla divulgazione, dall’enoturismo alla cosmetica e al mercato del benessere, dall’editoria alla pubblicità, dai programmi software fino alle bioenergie ottenute dai residui di potatura e dai sottoprodotti della vinificazione (fecce, vinacce e raspi)”.