Trasporti, Fuori binario: ancora disagi per i pendolari calabresi

Calabria Infrastrutture

Ancora una volta i pendolari calabresi, che da Sapri usano l’unico treno del mattino per arrivare a Reggio di Calabria, il 30 luglio 2019 si vedranno decurtare dalla busta paga ore di mancato lavoro per cause dovute al mancato corretto funzionamento del sistema ferroviario Calabrese.

Mentre il treno 3741 in partenza da Sapri alle ore 05:35 arrivato a Diamante si fermava per guasto tecnico, quasi contemporaneamente nella tratta Cosenza Paola avveniva un altro guasto causando l’ennesimo ritardo tra l’altro in una tratta appena ristrutturata. Una “tempesta perfetta”: la convergenza di due eventi che ha bloccato nella stazione di Paola i viaggiatori diretti a sud, lavoratori e turisti, per oltre un’ora a causa del ritardo accumulato dal treno regionale 3740 proveniente da Cosenza e diretto a Reggio Calabria.

L’Associazione “FUORI BINARIO” da tempo ha fatto presente con lettere, e-mail e telefonate varie, sia a Trenitalia che alla Regione Calabria, la criticità dei treni regionali calabresi, che ogni giorno transitano con porte bloccate ( ma segnalate da dolci annunci elettronici e da cartelli gialli incollati ai vetri) , aria condizionata mal funzionante e carrozze vetuste.

“A tutto questo – sottolinea il Presidente dell’Associazione, Salvatore Stumbo- vanno aggiunti i guasti tecnici, le carrozze sovraffollate e le geniali decisioni da parte dei dirigenti al controllo che fanno partire i treni regionali pur sapendo che facendoli ritardare di pochi minuti (a volte meno di cinque minuti) eviterebbero ai lavoratori calabresi ed in questi periodi anche ai turisti di fare ore di attese nelle stazioni di Paola, Lamezia Terme ecc..”.

“E’ una battaglia – aggiunge il Vice-Presidente, Anna Maria Russo – contro disorganizzazione e materiali scadenti, incompetenza di alcuni che si riverbera anche sull'efficienza di altri. Una battaglia che i pendolari calabresi, in particolare quello della Sapri-Reggio, combattono giorno per giorno e i cui diritti questa associazione cerca di tutelare anche se a volte lo scoramento ha il sopravvento. Siamo don Chisciotte contro i mulini a vento”.

Nonostante gli sforzi dell’Assessore Musmano, a cui va il ringraziamento dell’Associazione per l’impegno profuso a favore delle esigenze dei pendolari calabresi; nonostante la lodevoli intenzioni e la disponibilità dei dirigenti di Trenitalia Calabria – in particolare dal Dott. Scida Direttore regionale Trenitalia Calabria e dal dott. Savi- che in diverse occasioni hanno recepito i suggerimenti proposti dalla Associazione Fuori Binario- continua ad esserci qualcosa che non va nell’organizzazione (disorganizzazione) dei collegamenti su rotaia nella nostra Regione. Qualcosa che probabilmente, dopo anni di “pendolarismo”, non riusciamo a cogliere.

Siamo consapevoli che la gestione di qualche decina di treni che fanno qualche centinaio di corse su e giù per la Calabria, per alcuni dirigenti, non sia cosa facile, però se si desse più peso alle associazioni e alle promesse verbali si facessero seguire anche le direttive scritte (inviandone copia alle associazioni), sicuramente molti problemi si risolverebbero con più facilità ed in tempi brevissimi.

Ad esempio, da mesi l’Associazione sta chiedendo che il TR 3740 recuperi in partenza da Paola 5 minuti perché l’arrivo dell’unico (ripetiamo, UNICO) collegamento Sapri-Reggio nelle stazioni principali – Lamezia terme, Vibo, Rosarno, Gioia Tauro) anticipato di qualche minuto, riducendo l’attesa a Paola sia per i pendolari provenienti da Sapri che per quelli da Cosenza, costituirebbe la soluzione ottimale. “Abbiamo proposto anche di far proseguire per Reggio C. il treno 3741”, spiega il Presidente Stumbo, “in questo modo si guadagnerebbero oltre 10 minuti utili a raggiungere prima tutte le stazioni comprese nella tratta Paola Reggio C. ed evitare così inutili e pericolose corse contro il tempo per le strade di Vibo Valentia, Catanzaro e Reggio”.

Con l’entrata in vigore dell’orario estivo, l’arrivo del treno è stato addirittura posticipato di altri 5 minuti e la richieste di ripristinare almeno l’orario precedente non ha avuto ancora risposta. Come non ha ancora avuto risposta la richiesta di permettere ai possessori di abbonamento regionale la possibilità di acquistare un abbonamento unidirezionale per cambio classe sugli intercity o la richiesta di ipotizzare l’eventualità del rimborso del costo dell’abbonamento qualora nel mese, nella stessa tratta, si raggiungessero eccessivi minuti di ritardo.

“Si spera, conclude Stumbo, “che questo comunicato sia da sprone per realizzare insieme qualcosa di costruttivo per i trasporti di questa nostra già molto disagiata regione”.