Cosenza. Firmato protocollo per giovani del Mediterraneo

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“Sarebbe stata una contraddizione in termini perseguire obiettivi di rete tra i giovani senza prima fare rete tra di noi”. Così il Sindaco Salvatore Perugini commenta in prima battuta la formalizzazione di una rete istituzionale sui giovani e le politiche giovanili nell’area del Mediterraneo.

Un progetto che non è di oggi, ma che ha avuto la sua fase propedeutica nei Meeting dei Giovani del Mediterraneo – "MeYouMe" – “figli” del Delfino Lavoro, associazione del terzo settore che lo stesso Sindaco non ha esitato a definire una istituzione per la nostra città, prima di apporre la sua firma sul protocollo istitutivo della rete, insieme a Maria Francesca Corigliano, assessore alle politiche giovanili della Provincia di Cosenza; a Mario Bozzo, Presidente della Fondazione CAriCal; a Pietro Fantozzi, Direttore del Dipartimento di sociologia dell’UniCal; ad Annamaria Bevilacqua, presidente del Delfino Lavoro.

Ognuno con la sua specificità, che si traduce in una messa a disposizione di competenze e risorse per perseguire gli obiettivi oggetto dell’intesa. Li anticipa l’assessore comunale alle politiche giovanili Francesca Bozzo, che molto ha lavorato per portare a sintesi nel protocollo proprio quelle specificità:

  • accrescere il protagonismo dei giovani e delle associazioni giovanili del Mediterraneo all’interno delle società di appartenenza e nei confronti delle istituzioni locali, nazionali ed internazionali;
  • contribuire ad aumentare l’impegno delle istituzioni pubbliche in favore dei giovani, dei loro diritti e del loro futuro;
  • diffondere la cultura e la prassi del dialogo e della cooperazione fra le giovani generazioni del Mediterraneo;
  • promuovere lo sviluppo sostenibile, la pace, il superamento delle disuguaglianze nel Mediterraneo.

Sul piano dell’organizzazione, il protocollo prevede una cabina di regia che definisce di volta in volta gli indirizzi e gli obiettivi specifici oltre che valutarne l’efficacia, ed un tavolo tecnico che coordina le azioni comuni e la condivisione delle risorse, oltre che monitorare le attività.

“È stato un percorso fortemente voluto dal Delfino Lavoro – è il commento della Presidente Bevilacqua – che mette a frutto otto anni di esperienza dell’associazione, a favore del dialogo tra Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Italia, Libia, Malta, Marocco, Palestina, Spagna e Tunisia”. E l’occasione di oggi è anche la più idonea per fare annunciare alla Presidente del Delfino Lavoro che il “MeYouMe” sarà inserito dal Ministero nel calendario degli eventi 2011, Anno Europeo del Volontariato.

“La Provincia mette a disposizione della rete le sue competenze, anche grazie ad un settore strutturato al suo interno come quello dedicato alla internazionalizzazione” – afferma l’assessore Corigliano, che assegna alla rete imprescindibili funzioni di ascolto, di elaborazione e di proposta. All’Università della Calabria il compito di ricerca, che le è proprio, arricchito dall’esperienza di essere da tempo protagonista nei programmi comunitari sugli scambi di giovani studenti, “tanto più necessari oggi – riflette il professore Fantozzi – alla luce dei fatti che accadono nell’area del Mediterraneo, per favorire processi di democrazia”. Profondamente convinta della validità del progetto anche la Fondazione CariCal, da anni impegnata in un Premio per la cultura del Mediterraneo che, attraverso il suo Presidente Bozzo, ribadisce la necessità di saper guardare a quei paesi con i loro stessi occhi.

Infine, il significativo rimando del Sindaco Salvatore Perugini è alla lettera dell’Arcivescovo, Monsignore Domenico Nunnari, a conclusione della sua Visita Pastorale “nella quale – ha detto – colpisce il richiamo alla ricchezza dei giovani del nostro territorio e, allo stesso tempo, alle istituzioni civili, politiche, e alla società perché partendo da noi si possa dare ai giovani una prospettiva migliore. Ma il Vescovo parla anche di multiculturalità, di accoglienza e di dialogo quali obiettivi che noi assolutamente condividiamo e nei quali individuiamo la strada per la crescita complessiva del nostro territorio. Obiettivi – ha concluso Perugini – che oggi formalizziamo perché ognuno di noi li sente nella propria coscienza di cittadino”.