Beccato con tre chili d’hashish in auto, scarcerato dopo due mesi
Il Tribunale di Castrovillari ha accolto in toto le richieste avanzate dal penalista Francesco Nicoletti revocando gli arresti domiciliari nei confronti di un 50enne crosiota, Domenico Roger Cetera, tratto in arresto dopo essere stato trovato con 3 Kg di hashish lungo la 106 jonica.
Il 50enne era finito in manette lo scorso 31 maggio (LEGGI) durante un controllo antidroga dei Carabinieri della Stazione di Mirto Crosia lungo la strada statale. In quella occasione, intorno alle 16,10, i militari avevano fermato un’autovettura, una Mercedes con la targa spagnola e condotta da Cetera, pluripregiudicato anche per reati specifici, per una verifica.
Notati l’uomo nervoso, i carabinieri, insospettitisi, avevano richiesto rinforzi e, ricorrendo dei motivi di particolare necessità e urgenza che non consentivano di chiedere l’autorizzazione telefonica preventiva al Magistrato competente, avevano disposto di perquisire sia il conducente che il veicolo, avvisando l’interessato di tutte le facoltà di legge.
Disposto che la perquisizione avvenisse in Caserma, Cetera vi era giunto con la sua auto a bordo della quale era salito un militare, seguito dalle auto di servizio.
Al termine della perquisizione vennero ritrovati i 3 Kg di hashish: due chili erano sotto il cofano motore e un chilo sotto il sedile posteriore. Lo stupefacente era suddiviso in panetti da 100 grammi ciascuno, contenuti in una busta di plastica, avvolti in cellophane e poi chiusi con dello scotch marrone da imballo.
La perquisizione venne estesa anche all’abitazione dell’indagato, dove però non fu trovato nullo. La droga venne così sequestrata mentre l’esame speditivo del “narcotest” aveva restituito il principio attivo di “tetraidrocannabinolo”, confermando che si trattasse di hashish.
Anche la Mercedes fu posta sotto sequestro penale e per il 50enne scattarono le manette, con l’accusa di detenzione illecita ai fini di spaccio di stupefacente, e venne portato nella Casa Circondariale di Castrovillari.
Lo scorso mese di giugno, il Tribunale della città del Pollino ne aveva disposto i domiciliari, misura ora revocata dallo stesso Tribunale che ha disposto la remissione in libertà per Cetera, al quale rimane però l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.