Crotone. Maxi arsenale scoperto a Gabella, in tre finiscono in carcere
Tre fucili, di cui uno a canne mozze; sette pistole; centinaia di munizioni di diverso calibro; anche due mirini di precisione e 250 carte d’identità in bianco; poi uno strumento meccanico per la produzione delle munizioni, oltre ad un chilo di marijuana già essiccata e confezionata.
A scoprire l’imponente quantitativo di armi, oltre alla droga, è stata la Guardia di Finanza di Crotone nel corso di una operazione di servizio, denominata “Estate di fuoco”, coordinata dalla Procura locale ed eseguita in particolare in località Gabella, nel capoluogo pitagorico.
Le fiamme gialle, dopo aver circoscritto l’area interessata con delle pattuglie dei “Baschi verdi”, così da garantire la sicurezza dei residenti, hanno perlustrato una vasta area perquisendo diversi fabbricati anche con i metal detector e le unità cinofile.
Le ricerche hanno portato così di scovare l’arsenale dentro dei capannoni utilizzati per la lavorazione del ferro e del pellame. Il tutto era nascosto tra del materiale ferroso, all’interno di macchinari e frigoriferi in disuso o sotterrati in canneti vicini.
Inoltre, in un fusto di plastica chiuso ermeticamente e nascosto in un terreno riconducibile ad una persona finita ovviamente in arresto, sono state ritrovate le 250 carte d’identità in bianco, pronte per essere contraffatte.
Le armi, tutte in ottimo stato di conservazione e pronte all’utilizzo, sono state messe a disposizione dell’autorità giudiziaria per i successivi accertamenti balistici e per verificare se siano state utilizzate eventualmente in azioni criminali.
I finanzieri hanno anche arrestato in flagranza tre persone, tutte crotonesi, nei confronti dei quali, il magistrato di turno della Procura del capoluogo, Alessandro Rho, che ha seguito ogni fase dell’operazione, ha disposto che venissero trasferite nella casa circondariale pitagorica.
“L’eccezionale risultato operativo - affermano soddisfatti i finanzieri pitagorici - evidenzia ancora una volta l’importante ruolo che la guardia di finanza, con le proprie peculiarità istituzionali di forza di polizia economico finanziaria, ha assunto nel controllo del territorio in una provincia fortemente inquinata dalla criminalità”.