Locri, il duo Tirotta-Amisich porta in scena “L’ammalato immaginario”
È “L’ammalato immaginario” l’ultimo spettacolo che andrà in scena per il Locri Opera Festival. Il cartellone, frutto della sinergia tra il Comune di Locri, l’Associazione Traiectoriae, l’Orchestra e il Coro del Teatro Cilea di Reggio Calabria, presso la Corte Comunale, si terrà il 20 agosto alle 21 alla Corte Comunale.
Con lo spettacolo dedicato a Erighetta e Don Chilone si chiude dunque la kermesse fortemente voluta dall’amministrazione comunale su direzione di Alessandro Tirotta mentre Sofia Lavinia Amisich firmerà la regia.
Aurora Tirotta interpreterà il ruolo di Erighetta e lo stesso Alessandro Tirotta sarà Don Chilone. Nel ruolo del Servitore ci sarà il mimo Alice Arena. A quest’opera seguirà “Ciaccona” in Sol minore di Tommaso Antonio Vitali eseguita dal violinista solista Pasquale Faucitano. Al cembalo siederà Loredana Pelle. “Leonardo Vinci, con ‘L’ammalato Immaginario’, ci mostra una tipica forma di intermezzo dalla struttura drammaturgica leggera, buffa e spassosa.
La trama scorrevole e divertente di questo intermezzo napoletano del Settecento racconta di una giovane e scaltra donna da poco vedova, Erighetta, che vede in Don Chilone, un ricco e ipocondriaco uomo, la soluzione al suo stato vedovile. Essa, attraverso il gioco del travestimento, riuscirà a convincere l’uomo a farsi sposare.
È proprio il concetto del gioco il cardine di questa messa in scena. Sul palco una bambina gioca a fare il medico con due pupazzi, Erighetta e Don Chilone per l’appunto. Ecco che i due protagonisti all’inizio non sono altro che l’emanazione dei due giocattoli manovrati dalla bimba ma, un poco alla volta, prendono una propria autonomia a seguito dello stato dormiente della bambina.
Divertente scoprire che la soluzione ai problemi di salute di Don Chilone non è altro che l’amorevole attenzione di Erighetta per lui” afferma Sofia Lavinia Amisich. Si ricorda che il Locri Opera Festival si inserisce all’interno del Calabriae Opera Musica Festival, la cui direzione artistica porta la firma di Domenico Gatto e Orlin Anastassov.