Intimidazione alla Cooper Poro, Legacoop condanna il gesto ed esprime vicinanza ai soci
Nella notte tra lunedì e martedì scorso un atto intimidatorio ha danneggiato una trivella della Cooperativa Cooper Poro di Rombiolo utilizzata nel cantiere per la realizzazione di un complesso parrocchiale a Pizzo.
L’ennesimo atto incendiario alla stessa azienda già vittima di una lunga serie di attacchi da parte della criminalità locale, ha suscitato per Legacoop Calabria “rabbia e sgomento” sentimenti espressi a nome dell’organizzazione regionale da parte del presidente di Legacoop Calabria, Lorenzo Sibio: “Non si può sopportare che persone che lavorano onestamente, con sacrifici e impegni, siano costretti a subire la prepotenza e l’arroganza di chi usa il linguaggio della sopraffazione e si muove in un contesto criminale che calpesta le regole del bene comune e della legalità. Non è più tollerabile che il lavoro onesto vada in fumo, sia distrutto e cancellato da atti intimidatori che feriscono le comunità che credono nei valori su cui poggia la democrazia, a partire da un profondo senso di fiducia nella giustizia e nel rispetto del lavoro."
“Siamo sicuri – afferma ancora Sibio – che le forze dell’ordine e la magistratura faranno celermente chiarezza sull’accaduto, ma nello stesso tempo l’appello alle istituzioni e alle forze sane della comunità calabrese, e non solo di Pizzo e del Vibonese, è di fare rete nella costruzione di azioni positive volte al contrasto alla criminalità e alla vicinanza concreta a quanti, come la Cooper Poro, hanno subito atti intimidatori che rischiano di lasciare ferite incurabili nello spirito e nella fiducia nel futuro”.
Legacoop Calabria, non risparmiala sua condanna verso le “intimidazioni della criminalità, l’arroganza e la prepotenza mafiosa, e nell’esprimere solidarietà e vicinanza ai Soci della cooperativa li invita ad andare avanti nel sentiero della legalità e della giustizia”.