Usb. Sanità, licenziamenti e debiti: ‘politica non taglia sé stessa ma taglia i cittadini’
“Visto che non abbiamo raggiunto gli obiettivi previsti dai rispettivi piani di rientro dai deficit sanitari relativamente all’esercizio 2018, pertanto per l’anno 2019 saranno previste maggiorazioni sia per le aliquote Irap sia per l’Irpef, quindi la sanità ce la stiamo pagando con i soldi nostri!! Senza dimenticare i ticket!”
Usb espone “la sintesi della giornata di ieri cominciata prima alle 12 poi rinviata alle 15 – proseguita ancora peggio dove con molta calma sono arrivati i “cultori” della sanità calabrese alle 18 e si sono riuniti senza lavoratori - ne tanto meno i rappresentanti della Usb, che li sostiene, una riunione tra amici con il risultato che per voce del Presidente Oliverio (suoi rappresentanti - pacenza e belcastro..) alle 20 dichiarano: i commissari non vogliono assumervi mentre io/noi… siamo dalla vostra parte!!! Loro con la pancia piena pretendono di dare lezioni sulla sanità a noi lavoratori!! A fronte dei tagli alle nostre cure, la politica non taglia mai sé stessa ma taglia i cittadini (ops...avrei dovuto dire sudditi)”.
“Come Usb – avanza la nota - non possiamo permettere discriminazioni tra lavoratori che fanno parte di una stessa graduatoria del 2015, dove già 70 unità sono stati assunti ed i 200 padri e madri di famiglia che fino ad oggi “hanno buttato il sangue” per l’azienda ospedaliera dedicandosi alle cure dell’utenza calabrese ora si trovano a questuare il posto di lavoro!! Cinque anni il numero dei medici e degli infermieri dipendenti del Servizio sanitario nazionale è stato ridotto del 15%. E “in modo casuale”, semplicemente non rimpiazzando nessuno, demolendo il sistema di difesa sociale pubblico dopo averlo degradato derubandolo con la loro stessa gestione”.
“In Italia e non solo, il tentativo è quello di affidare la nostra salute a lobby private, - conclude la sigla - dove il lavoratore medio e nemmeno gli strati sociali medi hanno le risorse per pagarsele, stanno mettendo tutta l'Italia in mano all'usura e al parassitismo con una parte della sanità, quella a pagamento e più qualificata, solo per le persone più ricche. Stanno ottenendo quello che volevano: creare la sanità dei ricchi. Bel risultato!! E giustamente!! la cosa deve passare prima attraverso la demolizione del "pubblico" con licenziamenti di chi presta la propria attività negli ospedali pubblici come Catanzaro. Una banda di criminali che specula sulla nostra salute! La Usb ha attivato tutti canali nazionali e regionali per mettere all’attenzione la situazione dei lavoratori della sanità calabrese, sono previste in settimana altre forme di lotta”.