Rizziconi ricorda le 17 vittime dell’eccidio nazista del ’43: emozionante iniziativa
Grande emozione nel giorno del ricordo dell’eccidio nazista, avvenuto a Rizziconi il 6 settembre 1943, grazie al flash mob organizzato dall’Associazione Solidal’è Onlus: piazza Vittorio Emanuele gremita di persone di tutte le età che, con un gesto profondamente significativo, hanno ricordato i nomi delle 17 vittime del bombardamento nazista.
Il gruppo di soci, guidati dalla presidente Giusy Pappatico, ha installato nello spazio della piazza sita nel centro cittadino di Rizziconi, 17 sagome, figure di uomini, donne e bambini protagonisti di una pagina dolorosa della storia del paese della provincia reggina.
Un momento intenso e commovente che ha coinvolto i partecipanti e il pubblico che ha assistito al flash mob, insieme alle associazioni e alle autorità presenti, tra cui il sindaco Alessandro Giovinazzo.
Musica, fazzoletti bianchi e la declamazione dei nomi in un evento corale atto a restituire il valore del ricordo e l’identità delle 17 persone coinvolte in una vicenda cruenta e misconosciuta.
Si è riannodato, così, il filo della memoria, nel giorno di quell’evento della storia mondiale e della storia di una comunità che non dimentica, che non può e non deve dimenticare.
Il 6 settembre del 1943 un cannoneggiamento tedesco ha avuto luogo nella cittadina della Piana di Gioia Tauro, a ridosso dello sbarco e dell’avanzata angloamericana in Calabria, l’unico eccidio nazista di civili nella regione. Sono morte 17 persone e 23 sono state ferite: una strage di civili innocenti, di cui undici ragazzi. Grazie al contributo di studiosi e storici del nostro territorio, riunitisi nel Comitato “6 settembre ‘43”, tra cui la saggista e scrittrice Donatella Arcuri, molto è stato fatto per recuperare e restituire quel racconto perduto. L’eccidio nel 2016 è finalmente entrato nell’Atlante delle stragi nazifasciste perpetrate nel nostro paese.
L’appuntamento organizzato da Solidal’è Onlus, rientra nell’ambito del progetto “6 settembre 1943 – Un futuro per la memoria”, avviato nei mesi scorsi dall’Associazione proprio con l’obiettivo di recuperare il “racconto perduto”, restituirgli valore e senso, e anche una funzione nel cuore e nel ricordo della comunità rizziconese e calabrese, a partire dalle giovani generazioni. “Non astrattamente per non dimenticare – come scrive Donatella Arcuri che sarà impegnata nei prossimi mesi, insieme a Solidal’è Onlus, nella realizzazione di un volume per ragazzi – ma perché non si dimentichino quelle storie e quei morti, perché quei bambini e quei ragazzi che non sono diventati adulti non siano solo una catastrofe del senso, ma il sacrificio fondativo di qualcosa, per esempio di un diverso sapere di sé e magari di una diversa coscienza civile”.