Il 20 sciopera la sanità privata. Sigle: “Contratto scaduto da 12 anni”
Il 20 settembre gli operatori della sanità privata incroceranno le braccia. Parteciperanno infatti allo sciopero Nazionale per rivendicare rispetto dignità e giusta retribuzione. È quanto dichiara il Segretario Generale della Cisl Funzione Pubblica di Reggio Calabria Vincenzo Sera, che parla inoltre della vertenza già in corso da diverso tempo che non ha trovato “l’interesse da parte datoriale Aiop e Aris - Cgil Cisl e Uil hanno proclamato una prima giornata di sciopero per il 20 settembre.
La mobilitazione serve per rivendicare i rinnovi dei contratti fermi ormai da 12 anni, riconoscere i giusti aumenti salariali a tutte le lavoratrici ed i lavoratori, investire risorse sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, e ancora prevenire e contrastare il fenomeno delle aggressioni al personale, promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, garantire a tutti il diritto alla formazione continua e alla qualificazione professionale, anche per migliorare la qualità dei servizi ai cittadini e combattere il Dumping Contrattuale che penalizza le lavoratrici e i lavoratori.
“Sono ancora in corso sul territorio della Città Metropolitana -afferma Sero - le assemblee con i lavoratori della sanità privata, che chiedono rispetto dignità e giusta retribuzione, nel corso delle stesse si è registrato un diffuso e profondo malessere relativo soprattutto agli aspetti economici, ma anche ai diritti, alle tutele ed al riconoscimento della professionalità”.
“Sono tanti i lavoratori, ad essere interessati per tutto il territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria, (infermieri, tecnici, operatori sanitari, amministrativi) delle diverse cliniche private, il cui salario è fermo da 12 anni per l’indisponibilità delle associazioni datoriali Aris e Aiop a trovare un accordo. E’ importante - continua il Segretario Generale - cercare di assicurare uguali diritti tra i lavoratori privati e quelli pubblici, che svolgono lo stesso lavoro per dare risposte ai bisogni di salute”.