Nel “pacco” una bottiglietta al posto dello smartphone, truffatore calabrese arrestato in Toscana

Catanzaro Cronaca

Aveva escogitato un sistema truffaldino all’apparenza difficile da smascherare. In pratica, su un sito internet creato apposta pubblicizzava la vendita di smartphone ad un prezzo allettante, intorno ai 550 euro a “pezzo”. Una volta ricevuto l’ordine, poi, lo consegnava personalmente spacciandosi per un corriere.

Insomma, andava lui stesso a recapitare il pacco, si faceva firmare la ricevuta come un normale spedizioniere, ovviamente per conto di una ditta risultata fasulla; incassava così il contrassegno e poi se ne andava facendo perdere le sue tracce.

L’amara scoperta per il “cliente” solo qualche minuto più tardi, ovvero una volta aperto il pacco con l’agognato telefonino a prezzo d’affare. Nella scatola, ed invece, ci trovava solo una bottiglietta d’acqua. E il gioco era fatto.

Artefice del raggiro un 41enne di Catanzaro, beccato sul fatto dagli uomini della polizia postale di Grosseto. Gli agenti gli hanno teso un tranello, ordinando anche loro uno smartphone e facendoselo consegnare in una casa di Follonica. Lì hanno atteso la consegna e una volta che l’uomo ha incassato il denaro hanno fatto scattare il blitz incastrandolo.

Dagli accertamenti è così emerso che il 41enne utilizzasse un furgone con all’interno quello che gli investigatori hanno definito come un ufficio mobile utilizzato per spostarsi dappertutto, soprattutto tra la Toscana e l’Emilia Romagna, dove avrebbe messo a segno decine di raggiri e sempre con la stessa tecnica.

Grosseto, Lucca, Arezzo, La Spezia, Bologna, Roma, Milano e Piacenza, alcune delle città in cui avrebbe operato il suo “business” e dove la Postale ha scoperto e accertato alcune delle truffe.

All’uomo, durante la perquisizione, sono stati trovati altri plichi con dentro le “solite” bottigliette, oltre a circa duemila etichette per consegne che avrebbe dovuto effettuare nei giorni a seguire.

Da una prima analisi sui telefoni cellulari sequestrati si è accertata infatti un’altra cinquantina di ordini. Altre consegne erano state appena effettuate e sulle quali sono in corso delle indagini.