Clandestini in Calabria: fermati due presunti scafisti di nazionalità ucraina
Sono stati rintracciati e identificati due presunti scafisti ritenuti responsabili dello sbarco di 39 clandestini avvenuto la notte scorsa nel reggino.
Si tratta di due cittadini ucraini, K.A., 27enne e B.A. 26Enne, sottoposti a fermo per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
L’attività investigativa è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Locri ed ha permesso di raccogliere elementi preziosi su di loro.
LO SBARCO | Nella serata di ieri era stato segnalato l’avvicinamento alla costa di Brancaleone di un veliero con numerosi cittadini extracomunitari a bordo. Immediatamente predisposti i servizi interforze diretti dalla Questura e, contemporaneamente, segnalato un cittadino iracheno che si era allontanato dal veliero a bordo di un gommone unitamente a due cittadini dell’est Europa, presumibilmente gli scafisti, era approdato sulla costa ed ha tentato di allontanarsi dalla spiaggia.
Una motovedetta della Guardia Costiera ha abbordato il veliero in evidente difficoltà a causa del mare grosso e dell’impossibilità di accedere alla costa in quel tratto di mare e ha guidato il veliero verso il porto di Roccella Ionica.
INDAGINI | Le ricerche degli scafisti sono terminate quando i Militari della Compagnia di Bianco li hanno rintracciati presso un esercizio commerciale di Bianco e li hanno messi a disposizione degli Agenti della Squadra Mobile della Sezione Criminalità e del Commissariato di P.S. di Siderno.
Secondo le direttive della Prefettura di Reggio Calabria i 41 extracomunitari di origine curda, irachena e iraniana, sono stati trasferiti presso vari Comuni della Regione.
Tra i cittadini iracheni ed iraniani sbarcati dall’imbarcazione a vela che si presume provenisse dalla Turchia sono stati identificate 3 donne e 8 minori.