Disservizi in autobus. Rende (Italia Viva): “accogliamo la causa degli studenti”
Imprecisione negli orari delle corse, autobus super affollati, condizioni di sicurezza azzerate, insufficienza e inadeguatezza dei mezzi, ritardi sistematici.
A leggere le lamentele contenute nei tanti messaggi pervenuti dagli studenti cosentini sulla disparità di trattamento sul costo degli abbonamenti di una nota ditta di trasporto pubblico urbano, è Bianca Rende, consigliere comunale militante in Italia Viva a Cosenza e che si sta occupando della questione insieme insieme al consigliere Covelli.
“Basta poco – spiega - per capire che quella che attraversano i nostri studenti, intorno alle 7,30-8,00 di mattina ed all’uscita di scuola, in una città già paralizzata dalla presenza di cantieri immobili e di scelte scriteriate sulla viabilità, è veramente una Odissea. Chiederemo in Commissione un confronto con l’Assessore e management dell’azienda pubblica, che in merito alla vetustà dei mezzi scaricheranno come sempre le responsabilità sulla Regione (governata finora, in alternanza, dal centro destra ogni cinque anni), ma che dovranno pure spiegare i disservizi direttamente ascrivibili alla loro gestione”.
“Ma, volendo fare un discorso positivo e di prospettiva futura, ci domandiamo che senso abbia invocare la sostenibilità urbana per giustificare la chiusura di tutte le strade e l’istituzione dei paletti-ztl e poi lasciare che la mobilità alternativa sia così odiosa e inefficiente. Possiamo piuttosto puntare a rendere attrattivo il trasporto pubblico locale, organizzare (sembra oggi visionario a Cosenza) una “mobilità felice”, non solo sostenibile economicamente (i prezzi delle corse e degli abbonamenti sono oggi scandalosi, vista la qualità del servizio), ma anche accessibile nella sua fruibilità diffusa? Penso che, nonostante la crisi finanziaria dell’azienda comunale, si possa e si debba”.
“Lo dico senza retorica, ma con sincera preoccupazione: quei ragazzi che, per una nobile causa e purtroppo snobbati dagli amministratori locali, venerdì, marciavano in centinaia, colorando le strade del centro cittadino, sono i nostri cittadini migliori, - conclude - che dovremmo servire per primi, educandoli e spingendoli alla fruizione di servizi adeguati, incoraggiandoli a non andare a cercarli altrove, dove rimarrebbero impressionati da ben altra qualità ed efficienza. Ponendoci l’obiettivo di costruire un vero “umanesimo urbano”, come anche il Papa ci invita a fare, rivolgiamoci ai nostri ragazzi e rendiamo ad esempio il loro pendolarismo quotidiano verso la scuola un momento di piena e orgogliosa cittadinanza e non l’ingresso in un’ennesima “scatoletta di sardine” in attesa di essere aperta, come suggerisce qualcuno, proponendo semplicisticamente il voto a 16 anni”.