Pizzaiolo sequestrato per un debito: sentenziate condanne tra i 3 e i 5 anni di reclusione
Una serie di condanne che vanno dai 3 ai 5 anni e 4 mesi di reclusione sono state sentenziate dal Gup di Reggio Calabria, Pasquale Laganà, nei confronti della sette persone ritenute responsabili del sequestro lampo di un pizzaiolo del rione San Cristoforo.
La condanna più dura è per i presunti capi della gang per poi scendere fino ai 3 anni di carcere per chi ha ricoperto un ruolo secondario.
Nell’occasione, il “gruppo” avrebbe immobilizzato e sequestrato il lavoratore davanti al suo locale con l’intento di recuperare un debito mai saldato ad un ex lavoratore.
L’accusa è di sequestro di persona e tentata estorsione in concorso, aggravati dal metodo mafioso.
L’aggravante di aver agito con la finalità di agevolare le attività del sodalizio mafioso è stata contestata proprio per una frase minacciosa, esplicita e violenta, che avrebbe pronunciato uno dei capi della banda, Francesco Belfiore, condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione oltre a 5.000 euro di multa.
La gang era finita nel mirino della Squadra Mobile di Reggio a conclusione dell’indagine “Take away” (LEGGI).