Consulta dei calabresi all’estero, il discorso del consigliere Greco

Calabria Attualità

Il consigliere regionale Orlandino Greco manifesta con queste parole la sua soddisfazione per la Consulta dei calabresi nel mondo.

“Ho creduto fin dal primo momento nella funzione istituzionale, politica e culturale che la consulta dei Calabresi all'estero svolge per la nostra regione. A poche ore dalla conclusione dell’incontro annuale con tutti i consultori, l’ultimo della legislatura, ritengo sia giunto il tempo di bilanci. Sono stati quattro anni intensi di lavoro, di impegno profuso soprattutto dai consultori, dalle associazioni, dalle federazioni di calabresi che da tutto il mondo hanno agito costantemente per mantenere alta l’immagine della Calabria nelle proprie comunità” - questo è uno dei passaggi principali nel discorso dell’amministratore regioale.

“Potrei dire della loro disponibilità, della loro capacità organizzativa, del loro entusiasmo espresso ogni volta che c’è stata una qualche iniziativa da portare avanti. Desidero ringraziare tutti i consultori perché soprattutto grazie a loro sono stati fatti tanti passi in avanti. Anzitutto dal punto di vista normativo con l’approvazione della “Legge organica in materia di relazioni tra la Regione Calabria, i calabresi nel mondo e le loro comunità” che ha consentito di riportare l’attenzione sul ruolo e sul funzionamento di un organo che per un certo periodo aveva conosciuto una sorta di stasi indotta da vicende esterne che ne avevano anche incrinato la credibilità agli occhi della pubblica opinione. Oggi si può parlare di una vera e propria rinascita della Consulta. L’innovazione più importante riguarda le modalità di partecipazione e di governance. Si è cercato di dare spazio a tutti, soprattutto ai giovani. Si tratta – avanza la nota - di un processo di ripensamento delle forme di partecipazione e distribuzione dei ruoli interni alla Consulta che è stato effettivamente avviato e che, nel giro di qualche anno, porterà un rinnovamento anche nelle modalità operative e comunicative della consulta”.

“Altri segni positivi – prosegue Greco nel suo discorso - sono riconoscibili nelle attività intraprese. Mi riferisco, ad esempio, alla promozione di grandi progetti finalizzati a dare centralità ad associazioni e a federazioni favorendo la cooperazione tra di esse nell’ideazione e realizzazione di progetti in grado di avere una risonanza su un’ampia dimensione territoriale. Un’altra attività promossa attraverso il Piano degli interventi è stata quella di ricerca sulle esperienze di vita ed i percorsi professionali dei Calabresi che vivono all’estero. Sono state raccolte oltre 150 storie personali e familiari dei nostri corregionali appartenenti a tre diverse generazioni. Un patrimonio di biografie che saranno sintetizzate in una prossima pubblicazione resa possibile grazie ai fondi messi a disposizione nel Piano degli interventi della Consulta dei Calabresi all’estero. Ciò ha oltretutto un valore pedagogico per le nuove generazioni che a volte neanche immaginano i sacrifici che sono stati fatti da chi è emigrato dalla Calabria”.

Su queste basi credo si possa costruire molto anche per il futuro. C’è ancora molto da fare per garantire la tutela delle comunità dei Calabresi che vivono all’estero e promuovere al meglio la Calabria del mondo. Sicuramente saranno questi i due obiettivi da inseguire operando dei miglioramenti sia negli atteggiamenti di partecipazione, sia nell’agenda dei temi. Sono stati quattro anni di successo, - conclude - una base solida su cui costruire un futuro con traiettorie ancora più ambiziose che guardino alla consulta come un soggetto capace di fare network, favorire forme di cooperazione e promuovere eventi che abbiano un impatto mediatico globale così da poter richiamare l’attenzione sulla nostra splendida regione".