Truffa dello specchietto: vittime “all’angolo” e pretendevano denaro, arrestati in 4
Con l’accusa di associazione a delinquere, estorsione e truffa sono finite in arresto 4 persone, tutti appartenenti alla comunità ROM catanzarese e legati tra loro da rapporti di parentela.
Si tratta di: Berlingeri Renato, Simone e Massimo di 44, 27 e 42 anni, sottoposti ai domiciliari e Amato Domenico, 30enne, già detenuto per altra causa, che ha ricevuto la notifica dell’ordinanza presso la Casa Circondariale di Catanzaro-Siano dove si trova recluso.
La misura,eseguita dagli agenti del Commissariato di Polizia di Catanzaro Lido,trae origine dalle indagini condotte dalla Squadra di Polizia Giudiziaria in ordine ad una serie di episodi avvenuti tra il dicembre del 2015 e l’agosto del 2018 che, per modalità di realizzazione e per la scelta delle vittime, sarebbero apparsi riconducibili alla cosiddetta “truffa dello specchietto”.
Il lavoro certosino di ricostruzione dei singoli eventi delittuosi condotto dagli operatori, partito dalle denunce delle persone offese, avrebbe consentito di evidenziare nella comunicazione di notizia di reato prodotta l’esistenza di uno schema di azione consolidato secondo il quale i 4 arrestati - muovendosi sul territorio provinciale con mezzi nella loro disponibilità - provocavano collisioni reali o simulate con altri veicoli condotti in genere da persone anziane, inducendole subito dopo a fermarsi. Mettendo le vittime “all’angolo”, gli accollavano le responsabilità e chiedevano dunque un risarcimento in denaro per il danno subito.
Tale ricostruzione ha portato gli investigatori ad ipotizzare l’esistenza di un sodalizio criminale stabile orientato alla commissione dei reati di truffa ed estorsione, ipotesi che ha fatto dunque scattare l’ordinanza d’arresto per i quattro soggetti.