Bronzi di Riace, “Le Iene” riaprono dinamiche del ritrovamento, Falcomatà: “sia fatta luce”
“Dopo aver stigmatizzato comportamenti violenti e minacciosi, che rispondono a uno stereotipo del Calabrese che deve essere completamente superato, ci sentiamo di incoraggiare qualunque iniziativa dello Stato, affinché venga assicurato al Museo di Reggio ogni reperto pertinente al ritrovamento dei Bronzi di Riace, perché sarebbe impensabile che la Storia ci giudicasse incapaci di tutelare i massimi capolavori dell’arte greca, ritrovati nelle nostre acque".
Lo sostiene fermamente il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà in seguito al servizio televisivo mandato in onda da l’altra sera dalla nota trasmissione televisiva targata “Le Iene".
Sulla vicenda che riapre le dinamiche sui veri protagonisti del ritrovamento delle statue, e sull’appropriazione illecita dei reperti mancanti, il primo cittadino dichiara: “per parte nostra la Città Metropolitana incoraggia gli studi e la divulgazione scientifica dei due Bronzi, nella piena consapevolezza che Reggio è la “casa” dei due capolavori artistici dell’epoca greca classica".
"Da molto tempo - aggiunge l'inquilino di Palazzo Alvaro - abbiamo capito, infatti, che oltre la necessaria protezione e l’esposizione dignitosa dei reperti di pregio, è importantissimo che la loro conoscenza venga disseminata in un ambito non solo nazionale, ma anche internazionale, nella convinzione che solo i Bronzi di Riace possano “convincere” un turista americano, sudafricano o australiano a intraprendere un viaggio che lo porti in Calabria. Investire sul nostro patrimonio culturale, incentivare la produzione di prodotti culturali, - closa nota - è una delle vie che portano al superamento dello svantaggio che il Sud paga ancora in termini di risorse e di benessere".