Arsenale scoperto a Piscopio, il “custode” resta in carcere
Il gip del Tribunale di Vibo Valentia ha convalidato l’arresto nei confronti del 48enne disoccupato di Piscopio accusato di detenzione illegale di armi clandestine e da guerra.
L’uomo, quindi, rimane in carcere mentre i carabinieri del Nucleo investigativo del capoluogo proseguono con le indagini dopo la scoperta di un arsenale scovato in un’abitazione rustica nella disponibilità del 48enne (QUI), difeso dall’avvocato Diego Brancia.
Gli investigatori stanno approfondendo per capire per chi stesse custodendo le armi. Al nascondiglio, i militari dell’Arma sono arrivati nel corso di una serie di perquisizioni disposte nell’ambito del rafforzamento dei controlli, dopo la sparatoria avvenuta proprio a Piscopio, teatro dell’omicidio del 21enne Salvatore Battaglia (QUI).
Ad insospettire gli investigatori è stato il rituale di affiliazione alla ‘ndrangheta disegnato su un muro dell’abitazione. Un particolare che non è passato inosservato e che ha indotto i carabinieri ad approfondire la perquisizione anche con l’utilizzo di una telecamere a sonda con la quale sono state individuate parti delle armi nascoste.