Insediaro il Garante regionale dei diritti dei detenuti
Si è insediato ieri il Garante Regionale dei Detenuti nella sala Giuditta Levato, dove sono state presentate le “Linee Guida dell’attività istituzionale” del Garante Regionale Agostino Siviglia. Durante la prima relazione programmatica sulle carceri calabresi ha ribadito la necessità che la Regione si doti di una figura di garanzia così delicata. All'incontro erano presenti il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, primo firmatario della legge regionale 1/2018 e il presidente della commissione Affari istituzionali Franco Sergio.
Si è evidenziata anche la presenza delle buone prassi che vanno consolidate: nel carcere di Arghillà dove da quattro anni i detenuti ormai svolgono, in maniera strutturata, attività di lavoro volontario gratuito nei confronti della collettività, nell'ottica della Giustizia riparativa.
Secondo i dati riportati dal Garante Siviglia: al momento nei 12 istituti calabresi, a fronte di una capienza di 2713 posti, sono presenti 2.819 detenuti, 62 sono donne al momento ospitate fra l’istituto di Castrovillari e quello di Reggio Calabria San Pietro. Gli stranieri presenti sono 671 mentre a Rossano sono detenuti quelli accusati di terrorismo islamico.
Per l’organismo regionale di la situazione è “ai limiti del disallineamento tra il senso di umanità delle pene previste dalla Costituzione e l’articolo 3 della Convenzione dei Diritti umani rispetto trattamenti inumani e degradanti, per questo è necessario intervenire in tanti casi”.
L’assistenza sanitaria, all’esterno del carcere mostra i suoi problemi, all’interno del carcere si esaspera in maniera parossistica. A conclusione della Conferenza di presentazione si è tenuta la Conferenza dei garanti territoriali calabresi, alla quale oltre a Crotone ha preso parte anche il neo Garante Metropolitano di Reggio Calabria Paolo Praticò.
Nella riunione sono stata trattae le tematiche di intervento sul sistema carceri, individuando tra l’altro linee guida quali: il reinserimento socio lavorativo, l’assistenza sanitaria in carcere e nei luoghi di comunque privativi della libertà personale, l’individuazione del trattamento rieducativo col supporto di funzionari giuridico- pedagocici e personale specializzato.
Il Garante comunale Federico Ferraro, che ha rappresentato la Città di Crotone, ha aggiornato la Conferenza territoriale sulle attività in corso presso l'Ufficio del garante comunale ed ha concertato con il Garante regionale alcune linee guida di intervento per future attività di impulso e reinserimento sociale nel mondo carceri.