Legalità e sviluppo del territorio: se ne parla con il fratello di Paolo Borsellino

Cosenza Attualità

Il concetto di legalità sarà fulcro di un incontro partecipato alla presenza di Salvatore Borsellino, fratello minore del magistrato Paolo Borsellino, ingegnere, che dopo la Strage di via d'Amelio, avvenuta il 19 luglio 1992, in cui il fratello Paolo fu ucciso dalla mafia assieme ai membri della scorta si è dedicato attivamente alla sensibilizzazione riguardo al contrasto alla criminalità organizzata, il malgoverno e le collusionitra politica, poteri occulti e mafia, chiamata trattativa Stato-mafia.

Il 4 novemre alle 10 ’Istituto Superiore “Lucrezia della Valle” di Cosenza presso la Casa della Musica darà il via all’incontro “Legalità e sviluppo del territorio”.

Nel 2009 ha promosso a Palermo con la redazione del suo sito, in occasione del 17º anniversario della strage di Via D'Amelio e in collaborazione con il Comitato Cittadino Antimafia "19 Luglio 2009", la prima Marcia delle Agende Rosse da cui è nato il "movimento delle Agende Rosse". Accanto a lui Nicola Morra, senatore del Movimento 5 stelle che il 14 novembre 2018 viene eletto presidente della Commissione parlamentare antimafia. Dal 7 maggio 2013 è Vicepresidente della Commissioni Affari Costituzionali ed è membro della Commissione speciale per l'esame di disegni di legge di conversione di decreti-legge e di altri provvedimenti urgenti presentati dal Governo.

Legalità, elemento indispensabile e qualificante della coscienza sociale ed una scelta quotidiana in tutte le sue espressioni, capace di favorire l’unica forma di sviluppo alla quale possono e devono ambire i territori, compreso quello calabrese. Ospiti della giornata Marisa Manzini, Procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Cosenza, oggi membro della Commissione parlamentare Antimafia. Personalità di rilievo all’interno della Magistratura, Marisa Manzini si è occupata per diversi anni, presso la Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro, alla quale è tuttora applicata, della criminalità organizzata presente sul circondario della Procura di Vibo Valentia; è autrice del libro “Fai silenzio ca parrasti assai. Il potere delle parole contro la ‘ndrangheta”, titolo che cita le parole che Pantaleone Mancuso, detto Scarpuni, pronunciò proprio contro Marisa Manzini durante il processo che lo riguardava.

La mattinata vedrà anche il contributo di Gaetano Saffioti, testimone di giustizia, che con le sue dichiarazioni ha dato vita all'importante operazione di polizia denominata “Tallone d'Achille”, che ha portato all'arresto e alla successiva condanna, per associazione di tipo mafioso ed estorsione, di 48 esponenti delle famiglie mafiose dei Bellocco, Mazzagatti, Romeo, Nasone, Piromalli e Gallico. Inoltre ha contribuito in modo determinante e significativo in altre operazioni della magistratura contro la 'ndrangheta: nel 2007 operazione Arca, nel 2010 operazione Cosa Mia, nel 2011 operazione Scacco Matto. Nel Settembre del 2014 è stato l'unico imprenditore ad accettare di abbattere la villa abusiva, costruita su area sottoposta a vincolo archeologico dai Pesce a Rosarno.

Dal 2002 vive sotto scorta nella località di origine a Palmi. L’incontro sarà occasione per ascoltare la toccante testimonianza di Sara Scarpulla, madre coraggio di Matteo Vinci, ucciso in un attentato a Limbadi ad aprile dello scorso anno, piegata da tre attentati subiti dalla sua famiglia, da anni di vessazioni ed intimidazioni, che continuerebbe a ricevere avvertimenti da membri del clan Mancuso tra quelli che non sono in carcere.

L’incontro, durante il quale verranno proposte delle letture a cura degli studenti dell’Istituto, vede il coordinamento di Antonietta Cozza e di Michele Giacomantonio, docenti dell’IIS Lucrezia della Valle, e la partecipazione dei Maestri Aldo Pietramala al pianoforte e di Saverio Tinto alla direzione del Coro.