Movimprese: classifica nazionale colloca la Provincia di Crotone in 39° posizione

Crotone Attualità

L'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Crotone ha elaborato i dati relativi alle iscrizioni, cessazioni e variazioni di imprese intervenute nel corso del terzo trimestre del 2019 (Movimprese).

Tali elaborazioni rientrano tra le diverse attività di analisi e studio messe in atto dall’ente camerale al fine di approfondire la conoscenza del sistema economico provinciale sia in chiave strutturale che congiunturale. In crescita la consistenza delle nostre imprese, il saldo positivo colloca la provincia di Crotone in 39esima posizione a livello nazionale.

Secondo le rilevazioni Movimprese – la rilevazione trimestrale sulla natalità e mortalità delle imprese - nel terzo trimestre 2019, la consistenza dell’imprenditoria crotonese tra aperture e chiusure di imprese fa registrare un saldo positivo di 42 unità.

Da luglio a settembre 2019, a fronte di 187 nuove iscrizioni, sono state denunciate 145 cessazioni (dato al netto delle cancellazioni d’ufficio) che hanno portato lo stock complessivo di imprese a 17.929. Nel confronto con le altre province italiane, Crotone si colloca in 39esima posizione per tasso di crescita trimestrale (+0,23%), determinato da un tasso di natalità dell’1,04% superiore al tasso di mortalità (0,81%). Il tasso di crescita registrato nella nostra provincia risulta perfettamente in linea con la media nazionale (+0,23%) e leggermente superiore a quella regionale (+0,22%); tuttavia lo stesso dato risulta in calo rispetto al tasso di sviluppo registrato nel trimestre precedente (+0,60%).

Il tasso di crescita rilevato nel 3° trimestre, seppur contenuto, testimonia comunque una certa vivacità del nostro tessuto imprenditoriale – questo il commento del Presidente della Camera di Commercio Alfio Pugliese, che così prosegue – ciò fa presupporre una volontà, anche delle giovani generazioni, di fare impresa che va agevolata e sostenuta; la Camera svolge una costante attività di promozione delle nuove imprese e consolidamento di quelle già esistenti, che auspichiamo vada in tale direzione”.

L’analisi dell’andamento dei tassi di sviluppo per settore di attività evidenzia che a crescere sono soprattutto le imprese non classificate (+3,45%), a seguire quelle attinenti al settore istruzione (+2,60%) e ai servizi di informazione e comunicazione (+1,45%). I tassi di sviluppo negativi più significativi si registrano, invece, nei settori noleggio, agenzie viaggio, servizi alle imprese (-0,99%), trasporto e magazzinaggio (-0,43%) e attività manifatturiere (-0,31%). Restano pressoché invariati i restanti settori.

La composizione del tessuto economico provinciale, in linea di massima, è rimasta invariata e a predominare sono i settori: agricoltura, silvicoltura e pesca, che rappresenta il 26,8% delle imprese crotonesi; commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazioni autoveicoli e motocicli (25,5%); costruzioni (11,8%). Più modesta, invece, rispetto al totale delle imprese registrate, è la presenza di aziende operanti nelle attività manifatturiere (7,2%), nei servizi di alloggio e ristorazione (6,5%) e nel trasporto e magazzinaggio (2,6%).

Nel restante 12,2% sono stati raggruppati i settori: altre attività dei servizi (2,5%); attività professionali, scientifiche e tecniche (2,0%); noleggio, agenzie di viaggio, servizi supporto alle imprese (1,7%); servizi di informazione e comunicazione (1,5%); attività finanziarie e assicurative (1,0%). Infine, il 7,4% del tessuto imprenditoriale è rappresentato dalla categoria delle imprese non classificate. La forma giuridica predominante nella nostra provincia è da sempre quella della ditta individuale, che questo trimestre registra ben 12.184 imprese iscritte, numero in crescita rispetto al trimestre precedente (+12 unità) e che fa registrare un tasso di sviluppo pari allo 0,10%.

Il tasso di sviluppo più significativo è ascrivibile, invece, alle società di capitale con un tasso di sviluppo pari allo 0,86% e 3.649 imprese iscritte; a seguire le imprese con altra forma giuridica (per lo più consorzi e cooperative), con un tasso pari allo 0,58% e 521 imprese iscritte e le società di persone che presentano un tasso di sviluppo negativo (-0,25%) ed uno stock di 1.575 imprese. Il tessuto economico provinciale, al terzo trimestre 2019, risulta, pertanto, formato per il 68% da ditte individuali, per il 20,4% da società di capitali, per l’8,8% da società di persone e per il restante 2,9% da imprese con altra forma giuridica.