Centro calabrese di solidarietà rischia chiusura: l’appello di ‘Catanzaro in movimento’

Catanzaro Attualità

Il Centro Calabrese di Solidarietà rischia la chiusura. Tutto per colpa dei ritardi nei pagamenti da parte dell’Asp di Catanzaro. Un “black-out” che rischia di provocare la chiusura per asfissia finanziaria di questo Ente no profit nato dall’intuizione e dalla caparbietà di Don Mimmo Battaglia e che ha sempre operato per il reinserimento sociale di soggetti svantaggiati quali, donne vittime di violenza, tossicodipendenti, alcooldipendenti, immigrati, giovani disagiati e famiglie in difficoltà.

A lanciare l’appello è l’Associazione culturale Catanzaro in Movimento che annuncia: “da oltre sei mesi l’Asp di Catanzaro ha bloccato i pagamenti, nonostante i fondi ci siano e che, oltre a creare disagi sul piano sociale ai 60 ospiti della comunità, rischia di avere ripercussioni anche dal punto di visto lavorativo anche per i 30 operatori che ruotano intono al Centro Calabrese di Solidarietà. Un paradosso nel paradosso, in una Regione in cui sono tante le persone in difficoltà e che hanno bisogno di una mano tesa per “rinascere”, la burocrazia rischia seriamente di creare nuovi disadattati e molti disoccupati”.

“Chiediamo, quindi, alla politica locale e nazionale senza distinzioni di schieramenti e alla società civile di aiutare il Centro Calabrese di Solidarietà a non chiudere, perché – termina la nota - sarebbe una sconfitta non solo per coloro che guardano a questo Ente come un’ancora di salvezza ma certamente per tutta la Calabria”.